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Rotari e la tutela giuridica delle donne longobarde

Una legislazione avanzata che arrivò a condannare la violenza sessuale

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Non troppo tempo fa era solo metà del genere umano a far cronaca. Storie di Re e sacerdoti, politici e guerrieri - Il mondo greco e romano esprimono società fortemente maschiliste. La donna è relegata nell’oikos e nella domus. Si occupa di casa, figli e famiglia. Attila flagella l’Europa. Un’esplosiva osmosi umana sconquassa l’impero di Roma. Non è una fine. Odoacre e Teoderico seggono in rapida successione sul fragile trono Ravennate. Contro ogni previsione Romani e Goti convivono pacificamente. Belisario e Narsete agli ordini di Giustiniano sbarcano in Italia. È guerra. La riconquista Bizantina partorisce un equilibrio precario. Equilibrio che si infrange nel 569: i Longobardi guidati da Alboino attraversano le alpi e giungono in Italia. Quella che la storia spesso suole ricordare come stagione di repressivo dominio fu un’epoca dalle tante sfaccettature.

Codice di Rotari, anno 643 - Nella notte tra il 22 e il 23 Novembre il re promulga un codice nato “per tutelare i pauperes dalle violenze e dall’arroganza dei prepotenti”. Della categoria dei pauperes fanno parte gli individui più deboli fisicamente, giuridicamente ed economicamente. Per volere di Dio onnipotente Rotari si erge a loro difesa poiché “il cuore del re è nelle mani di Dio”. "Povera" per eccellenza è la donna. La debolezza fisica del genere femminile ha continuità nella sfera giuridica. La donna non è ritenuta in grado di compiere atti giuridici da sola e deve avere un tutore (mundwalt) che si occupi di lei. Tuttavia Rotari non trascura le donne nelle sue leggi. Una ragazza che subisce violenza e che è spinta dalla famiglia verso un matrimonio riparatore può porsi sotto la tutela del re. Il sovrano si prende cura della fanciulla lasciandogli la facoltà di scegliere un nuovo tutore o restare sotto la sua protezione. Chi compie violenza su una donna infrange la legge. Il violentatore deve risarcire il tutore della violentata. In ogni caso il re, essendo il grande mundwalt di tutte le donne del regno avrà una percentuale sulle multe punenti gli abusi sessuali. Il mondo Longobardo riserva una particolare attenzione anche al matrimonio. Sposandosi una ragazza 'passa dal padre al marito'. Dopo la prima notte di nozze, a matrimonio consumato, la donna riceve la morgengab. È la donazione del mattino. La sposa entra in possesso di un quarto dei beni del marito. In caso di vendita di beni l’uomo deve chiedere l’autorizzazione alla sua sposa. Il matrimonio ha comunque lo scopo di generare figli legittimi.

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