Sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo 2015. È stata celebrata la XXV giornata di serie A. In attesa della madre di tutte le partite di questa stagione, la supersfida-scudetto Roma-Juventus che stasera chiuderà il turno (e, in caso di vittoria bianconera, probabilmente anche il campionato), ecco quanto ha espresso il campionato nelle ventiquattr’ore che vanno dalla gara del “Bentegodi” a quella di Torino (sponda granata, naturalmente).
Dopo la bella ma non trascendentale vittoria contro il Cesena (il minimo sindacale perché Inzaghi salvasse la panchina), il Milan torna scialbo a Verona contro il Chievo, e, incapace di andare oltre lo 0-0, continua a stazionare alle porte della zona europea; per i padroni di casa, invece, il punticino “in bianco” consente loro di proseguire nella strada dei piccoli passi verso la salvezza. Anche Palermo-Empoli finisce 0-0, ma in questo caso non scontenta nessuno: beato chi non ha impellenti necessità di far punti, e può dirsi pago di quanto fatto fino a questo punto, e ottimista per quanto potrà continuare a fare.
Giornata complessivamente positiva per le veronesi. A Cagliari, infatti, l’altra squadra che avrebbe potuto essere cara a Catullo, l’Hellas di Mandorlini, conquista l’intera posta in palio grazie ai gol di Toni al 9’ e di Gomez al 56’; e, nel momento stesso in cui compie un sostanzioso passo in avanti verso la salvezza, inguaia sempre di più gli isolani, che no possono certo consolarsi col gol ritardatario di capitan Conti (giunto al 90’).
A Sassuolo imperiosa la vittoria della Lazio, che s’impone con Felipe Anderson, Klose e Parolo, marcatori rispettivamente al 45’, al 70’ e al 77’. Lazio a quota 43 punti, sempre più quarta. Più faticate le altre due vittorie esterne del pomeriggio domenicale, quelle di Fiorentina e Sampdoria. Di certo non poteva essere agevole quella del viola a “San Siro” contro l’Inter: è stato Salah al 56’ a decidere una gara che vale per i medicei il quinto posto incontrastato. Ai blucerchiati, invece, toccava misurarsi in quel di Bergamo: la vittoria che significa sedersi, in solitudine, tre gradini sotto la Fiorentina, è passata dai piedi di Muriel e di Okaka. I loro squilli di tromba sono arrivati, al 69’ e all.’82’, dopo che l’Atalanta era passata in vantaggio al minuto 16. Più che il gol della bandiera è stato il gol dello… Stendardo (in tutti i sensi) per i nerazzurri, ora sempre più risucchiati nella zona rossa della classifica: al momento si trovano infatti a +3 dal Cagliari e a +4 dal Cesena, protagonista, quest’ultimo, della vera impresa di giornata sul fronte-salvezza. Con una rete di Rodriguez al 76’, infatti, i romagnoli rimandano battuti a casa l’Udinese e rinverdiscono potentemente le loro speranze di permanenza in A. Come definire l’Udinese, invece, se non vice delusione del torneo (alle spalle del Milan)? E attenzione al lento, inarrestabile scivolamento dei friulani verso gli abissi…
Il Genoa salta il turno, perché anche stavolta il Parma ha deciso di non scendere in campo, e il Torino lo aggancia alle spalle della Samp. La sfida serale contro il Napoli, ancora terzo ma non più così padrone della sua posizione (la Lazio preme alle porte, come detto), è un’altra gara da incorniciare per il “bomber delle retrovie”, Kamil Glick. Suo è il colpo di testa che decide al match, al 68’.