Performance incredibili erano nell’aria e quel profumo di Giappone sottostante creava quel nonsochè di particolare e di inedito.
E alla fine, tra colpi di scena e soste anticipate, la Pole Position del Gran Premio di Motegi è andata a lui, ad Andrea Dovizioso, all’italiano che monta quella scheggia rossa che sta tornando in forma quale la Ducati Ufficiale.
Un tempo straordinario che urla 1.44:502 ha fiondato Andrea Dovizioso nella prima casellina e ha restituito alla Ducati Ufficiale (da troppo tempo nostalgica dei bei tempi di Stoner) quella grinta e speranza che occorreva ripristinare.
A seguirlo, su una scatenatissima Yamaha Factory, sul Circuito di casa in fatto di team, Valentino Rossi si piazza secondo e riscatta il suo umore dalla brutta caduta della gara del 28 Settembre.
Terzo tempo per un Dani Pedrosa tuttofare, che durante l’inizio della seconda tornata di qualifica ha dato tantissimo, che ha eloquentemente superato Marquez, ma che, dopo le bandiere a scacchi, ha continuato il giro di qualifica per migliorarsi ed è caduto.
Nulla di grave, ma questa Repsol Honda pare troppo inaffidabile.
E lo sa bene Marc Marquez, che oggi autografa il quarto tempo, ma che ha avuto la moto letteralmente in corso di ribellione.
Tempi non facilissimi in Repsol Honda, ma è anche questo un concetto relativo, poiché comunque i due spagnoli sono riusciti a domare abbastanza la loro fluorescente amica arancione.
Quinto crono per Jorge Lorenzo (così distante dalle performance del compagno di team) e sesto crono per un carico Andrea Iannone, che oggi non è tra i big italiani della prima fila, ma che non demorde.
Seguono nella topten Espargaro, Crutchlow, Bradl e Smith.
Qualifiche entusiasmanti, qualifiche che hanno costretto tutti gli appassionati a svegliarsi alle 7:00 del mattino (ora italiana), ma qualifiche che meritano una manciata di sonno in meno, tanto veloci ed inedite.
Appuntamento a domani, con una gara che promette il meglio.