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Bahrein: vince Hamilton

Secondo Rosberg, terzo Perez; male le Ferrari

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A Shakir si conclude il decimo Gran Premio del Bahrein, nonché il novecentesimo appuntamento con la Formula1.
Si conclude con una vittoria meritatissima di Lewis Hamilton, che è scattato benissimo, che ha mantenuto con costanza la prima posizione, che, per un lasso temporale di venti giri, ha mantenuto un margine di 56 secondi dal terzo pilota in gara e che ha portato alto il nome della Mercedes di casa Stoccarda.
Una Mercedes condotta diligentemente anche da Niko Rosberg, veloce, scattante, che più volte ha provato a sorpassare Lewis Hamilton, in un valzer senza fine che ha visto alto il potenziale della monoposto argentea nelle sue due varianti e che ha dimostrato di avere un  passo gara irraggiungibile.
Secondo posto per Rosberg e terzo posto, nonché primo podio stagionale, per la Force India di un aggressivo Perez, che per tutta la gara, è stato autore di sorpassi su tutti, non da escludere quelli su Vettel e sulle due Ferrari.
Quarto posto per Ricciardo, autore di un’ottima rimonta (partendo tredicesimo), nonché di una gara sicuramente migliore, a livello qualitativo e di rendimento, di quella del compagno di team.
Quinto posto per Hulkenberg, pittore anche lui di tanti sorpassi e ottimi spunti e sesto, curioso posto di Sebastian Vettel.
Sebastian Vettel è, effettivamente, partito decimo, senza scattare benissimo (tale, infatti, è rimasta la posizione), è rimasto costantemente sul filo del rasoio top ten, ma, attraverso una buona strategia ai box e, diciamolo pure, attraverso gli erronei calcoli nella tornata ai box di altri due team (Williams e Ferrari), è riuscito ad arrivare sesto.
Settimo e ottavo posto per le due Williams di Massa e Bottas, le quali, invece, per una parte di gara hanno detenuto terzo e quarto posto e hanno decisamente attaccato e sorpassato moltissime monoposto.
Peccato per loro e, soprattutto, peccato per Fernando Alonso, che ha chiuso nono, nonostante una buona partenza (con incastro di traiettorie con Raikkonen), autore di una buona gara, nella quale era quinto, ma, purtroppo, vittima di una strategia di rientro ai box che è stata uno scacco.
Pensando, infatti, di giocare sulle due soste, ha, invece, compiuto tre soste; coloro davanti ne hanno effettuate solamente due e lui si è ritrovato decimo, senza vedere gli altri piloti sfilare dinanzi a lui e senza poter riconquistare quel sudato quinto cronometro.
Brutta gara anche per Kimi Raikkonen, che è partito male (contatto con Magnussen) e nel mirino, più volte, delle Williams e delle Force India.
Week end da dimenticare anche per le McLaren (Magnussen e Button ritiratisi entrambi) e per Gutierrez, vittima di un tamponamento evidente, nonché di un out con tanto di capovolta per mano di Maldonado.
Il Barhein chiude con i fuochi pirotecnici e la luna spezzata.
Chiude col suo scenario di fiaba, mentre qualcuno festeggia e qualcun altro medita amaramente sui 57 giri appena conclusi.

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