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Serie A, le mani della Juventus sullo scudetto

Frosinone, vittoria della vita

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Era nell’aria.

Nella domenica del voto sul rinnovo o sulla revoca delle licenze per le piattaforme petrolifere offshore, la Juventus imperturbabile, implacabile, inesorabile e inaffondabile continua a trivellare quel pozzo di petrolio eternamente inesausto che è per essa il campionato di serie A. E a +9 dal Napoli vice-capolista il quinto scudetto consecutivo bianconero è praticamente dietro l’angolo: onestamente, però, arrivare a questo distacco così abissale non era impresa proibitiva, contro un Palermo che ha fatto quello che ha potuto, e cioè quasi niente.

Di più, in effetti, non ci si sarebbe potuto aspettare da una squadra precipitata ieri al penultimo posto, per effetto delle concomitanti vittorie del Carpi (di cui abbiamo parlato nel pezzo sugli anticipi) e del Frosinone, che ha fatto suo lo spareggio-salvezza contro il Verona, a Verona. A sommergere il Ballardini-bis una rete rompi-ghiaccio di Khedira al 10’ e un triplice, mortale affondo nella ripresa, a cui contribuiscono prime e seconde linee insieme, a dimostrazione che le risorse bianconere sono davvero un pozzo senza fondo: le reti portano infatti le firme di Pogba al 71’, di Cuadrado al 74’ e di Padoin al 90’. In questo momento  l'unica nube all'orizzonte per l'Allegra Armata sembra essere la rottura del crociato di Claudio Marchisio, che costringe il forte centrocampista a chiudere anticipatamente la stagione e, sopratttutto, a dire addio agli Europei

Per un allenatore appena subentrato (ma in realtà ripescato, come abbiamo detto) che affonda all'esordio-bis a distanza di qualche mese dal primo, e parliamo naturalmente di Ballardini del Palermo, ce n’è un altro, Simone Inzaghi, che, subentrato giusto una settimana fa alla Lazio, al contrario non fallisce l'appuntamento con l'’esordio-bis, quello davanti al pubblico dell’ “Olimpico”, sette giorni dopo l'insediamento vero e proprio: le sue aquile, infatti, nel match tardo-pomeridiano delle 18.00 hanno regolato un Empoli privo di patemi con i gol di Candreva al 6’, su rigore, e di Onazi al 44’.

Ugualmente vincente  il debutto (assoluto) di Cristian Brocchi sulla panchina del Milan: 1-0 sulla Sampdoria al “Ferraris” di Genova: a decidere la gara di prime time, che ha chiuso la giornata, un gol di Bacca al 71’. I rossoneri consolidano così il quinto posto, a 52 punti. La Sampdoria, che a 36 punti resta alle porte della zona calda, si è vista però negare un gol di Dodò al 26’ per sospetto fuorigioco e inoltre recrimina per un fallo sul medesimo, immediatamente precedente alla marcatura di Bacca, che la inficerebbe

Il Napoli può tirare un mezzo sospiro di sollievo grazie all’Atalanta, che nella partita del mezzogiorno, a  Bergamo, ha fermato la marcia della Roma cullando anche, per alcuni minuti, l’illusione di far sua l’intera posta. Capitolini addirittura in doppio vantaggio prima della mezz’ora del primo tempo, grazie ai gol di Digne al 23’ e di Nainggolan al 27’. Poi inizia la super-rimonta degli orobici di Reja, a cavallo tra primo e secondo tempo: dimezza le distanze D’Alessandro al 33’, dopodiché l’ex carpigiano Borriello prima pareggia (37’),  e poi ribalta il risultato (50’).  All’86’ ci vuole il cuore e la magia di un altro Inesauribile (oltre che Immortale, anche se sempre in polemica con Spalletti)  per aggiustare la situazione.  Con un destro a fil di palo capitan Totti trova il 3-3 finale (gol n. 301 per lui): che consente alla Roma di salire a 65 punti e di guadagnarne uno sui partenopei, e, nello stesso tempo, all’Atalanta di agganciare il Bologna a 37.

La Fiorentina si avvicina all’Inter, vincendo in casa contro il Sassuolo. Per gli amanti delle statistiche, possiamo dire che il primo gol viola è stato segnato da Gonzalo Rodriguez nello stesso minuto in cui Khedira sbloccava la gara dello “Juventus Stadium”. Nella ripresa il Sassuolo pareggiava al 55’ con Berardi, ma subito dopo nulla poteva contro la fulminea reazione rabbiosa dei padroni di casa. I quali, solo due minuti più tardi tornavano in vantaggio con Ilicic. All’84’, poi, ci metteva lo zampino anche l’altrimenti sempre bravo portiere sassolese Consigli, infilzandosi fantozzianamente da sé mentre tentava di rinviare. La squadra di Sousa a 59 punti, -2 dalla manciniana.

Dicevamo della vittoria del Frosinone al "Bentegodi" di Verona, di sicuro uno dei risultati più importanti della XXXIII dopo quello della Juve. I gol che consentono ai ciociari di scavalcare il Palermo di due incollature e di portarsi al terzultimo posto con 30 punti (e una sola lunghezza da recuperare sul Carpi), si devono al difensore Russo al 15’ e dal centrocampista Frara al 92’. Per gli scaligeri, ultimi a -8 dai rosanero panormiti, pareggiava momentaneamente Bianchetti al 64'.   

Unico risultato a reti bianche della giornata è stato quello della “Dacia Arena” tra Udinese e Chievo. Partita equilibrata che ha avuto però un finale nervoso, con un espulso per parte: cartellino rosso  al friulano Felipe al 77’  per una manata al volto di Radovanovic, e poi, all'85', anche al clivense Meggiorini, reo di aver femato nel peggiore dei modi un Bruno Fernandes lanciatissimo in contropiede.    

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