TECNOLOGIA - Avete mai pensato a quanto tempo si perde ogni giorno in azienda a causa dei Devices che si rifiutano di funzionare o, nel bel mezzo di qualsivoglia operazione, decidono autonomamente di bloccarsi?

La soluzione più immediata è sempre la stessa: spegni e riaccendi e vedrai che riparte.

Sicuramente a moltissimi di noi è capitato di dover ricorrere a questa operazione che, secondo quanto riportato dal sito Wired, rappresenti una delle ragioni di stress più comuni tra i lavoratori.

Infatti, senza elencare tutto quello che può non andare in ufficio, ognuno di noi perde circa 19 giorni di lavoro l’anno proprio a causa di questi piccoli imprevisti che ci fanno buttare all’aria davvero un sacco di tempo.

A rendere noto il dato è stata una ricerca finanziata da uno dei colossi della tecnologia, Sharp. Secondo questo rapporto inoltre l’utilizzo di apparecchi definiti Low Tech incidono anche sotto il profilo produttivo comportando quindi enormi costi anche per le aziende stesse.
Ciononostante però non sempre i lavoratori pensano di ricorrere all’intervento dei tecnici aziendali imponendosi di risolvere da soli i problemi nei quali incorrono, spesso incorrendo in scarsissimi risultati e ulteriori perdite di tempo vista la scarsa alfabetizzazione informatica galoppante nelle aziende.

Un modo di agire questo che comporta comunque un ulteriore perdita di tempo per gli altri colleghi che si prodigano nell’aiutare coloro che sono in difficoltà con programmi come Word o Power Point.

A molti potrebbe sembrare che si tratti solo di una situazione prettamente italiana, invece negli USA non se la passano meglio visto che, sempre secondo quanto riferito da Wired, si trovano a combattere - questo anche al pentagono - con i vecchi IBM Series/1 degli anni ’70 che archiviano dati ancora su supporti come floppy disk. Tuttavia questa non può essere che una magra consolazione vista la nostra situazione e il galoppare del digital divided.