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Prevenire è meglio che curare

Sempre più donne sono colpite da tumori così detti “femminili” e la prevenzione oncologica è un alleato fondamentale

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Tra le diagnosi di tumore sulle donne, il 5 % riguarda il cancro alla cervice uterina. La conoscenza e la consapevolezza possono fare la differenza. Abbiamo intervistato la Dottoressa Chiara Magliocca, dell’ospedale Civile di Brescia per saperne di più…

1)Da quali tumori le donne sono prevalentemente colpite ?
 

I tumori che in maniera drammatica colpiscono le donne sono quelli della mammella e dell’apparato riproduttivo: endometrio, cervice e ovaio, ma anche il tumore del colon si è diffuso prepotentemente.

2)Dottoressa,  che cos’è il papilloma virus?

Il papilloma è un virus che nella stragrande maggioranza dei casi si trasmette sessualmente. Ne esistono numerosi ceppi di cui solo 4 sono maggiormente legati allo sviluppo di tumore.

3)In caso di Papilloma virus che percentuale abbiamo di sviluppare il cancro ?

La percentuale stimata è intorno al 10 %.

4)Come possiamo prevenire o diagnosticare il papilloma virus?

Essendo un virus sessualmente trasmissibile, l’utilizzo del preservativo argina il contagio. Anche il vaccino è un ottimo mezzo. Infatti, le Regioni hanno deciso di vaccinare a tappeto e in maniera gratuita, tutte le ragazze di alcune fasce di età, per schermare il più possibile la popolazione. È molto importante la diagnosi di queste patologie  attraverso il Pap Test  e l’HPV Test.

5)Che differenza c’è tra Pap Test e HPV Test?
 

Il  Pap Test è un esame citologico che indaga se ci sono delle cellule tumorali o delle anomalie cellulari. L’HPV Test è più specifico, perché ricerca il DNA del virus, quindi potremmo rilevare l’infezione anche se non ha sviluppato il tumore. Alcune ASL ritengono che sia più efficace indagare con il pap test una fascia di donne giovani, tra i 25 e 29 anni e in caso di esito negativo ripetere l’esame a cadenza triennale. L’ HPV Test è invece riservato alle donne di una fascia di età tra i 30 e i 64 anni e prescritto a pazienti che necessitano analisi approfondite.  L’HPV  rivela più anomalie del Pap Test, tuttavia queste informazioni potrebbero rivelarsi inutili in soggetti molto giovani, perché tali virus sono molto frequenti e nella maggior parte dei casi regrediscono spontaneamente.

6)Si può affrontare una gravidanza dopo un cancro alla cervice uterina?

Si. Circa 3000 nuovi casi di tumore alla cervice uterina sono diagnosticati ogni giorno in Italia e circa il 40% di carcinomi del collo dell’utero riguardano donne con età inferiore a 40 anni. Pertanto la questione assume una rilevanza fondamentale. La paziente che guarisce ha un forte interesse a mantenere la possibilità di portare avanti gravidanze. Per questo, quando è possibile si tende ad eseguire conizzazioni, ovvero interventi che rimuovano in maniera assolutamente circoscritta la parte malata.

7)Che consiglio può dare alle donne per sentirsi sicure?

Avere confidenza con i mezzi di screening e diagnosi. La prevenzione è un atteggiamento da inculcare nella donna sana, deve diventare una prassi, un’abitudine.

 

                                                                                                                                                                                                                                                                           

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