È stato effettuato in Inghilterra il primo trapianto con un cuore prelevato da cadavere. A sottoporsi all'intervento chirurgico un 60enne di Londra.
Circa 7 anni fa, l'uomo aveva subito un attacco di cuore. «Prima della chirurgia riuscivo a malapena a camminare - ha dichiarato alla stampa - ora mi sento più forte ogni giorno».
«Abbiamo monitorato il cuore pulsante per circa 50 minuti - ha spiegato Stephen Grande Large, che ha eseguito l'intervento - e controllandolo siamo stati in grado di dire che era in ottime condizioni».
Trasferito nella macchina 'heart in a box', l'organo è stato alimentato e ha pulsato per altre tre ore prima del trapianto. Secondo la TransMedics, società statunitense che produce la macchina, ogni unità per il 'cuore nella scatola' costa 150.000 sterline più altre 25.000 sterline per ogni paziente trapiantato.
In Italia, invece, la situazione è diversa. «Attualmente c'è una grande difformità internazionale sui tempi dei prelievi di organi, perchè si va dai 5 minuti della Gran Bretagna agli oltre 20 minuti che vigono in Italia - ha dichiarato Massimo Antonelli, presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva - la cosa importante da considerare è che, a parte i tempi, si parli sempre di situazioni estremamente garantiste perchè si effettui un prelievo di organi, rispettando e tutelando il paziente e non commettendo abusi e rispettando a pieno la dignità di ricevente e donatore».