Da questa notte meno sonno e più luce, quando alle 02.00 di domenica 29 marzo le lancette verranno spostate in avanti di un'ora.

L'obiettivo da sempre del cambio d'ora è il risparmio energetico, ricavato grazie al minor consumo di energia elettrica: l'azienda Terna per lo scorso anno ha stimato, nei sette mesi del periodo di ora legale, un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 556,7 milioni di kilowattora: una quantità di energia corrispondente al fabbisogno annuo medio di circa 200 mila famiglie.

L'ora legale, un'idea risalente al 1784 per opera di Benjamin Franklin, l'inventore statunitense del parafulmine, che in quell'anno pubblicò una proposta per il cambio d'ora sul quotidiano francese Journal de Paris, avanzando le sue riflessioni sull'idea di risparmiare energia ma non trovarono grande seguito nella società post industriale.

Ci vorrà oltre un secolo, per arrivare all'istituzione, quando nel 1907, l'idea di Franklin venne ripresa dal costruttore inglese William Willett, trovando appoggio nel quadro della necessità di risarmio energetico per le nazioni industrializzate.