Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Senato, sì a finanziamento partiti

Approvato decreto Boccadutri

Condividi su:

L’aula del Senato ha approvato nel tardo pomeriggio di ieri sera i tre articoli e poi il testo completo del decreto Boccadutri sul finanziamento dei partiti.

Maggioranza oscillante tra i 162 e i 163  voti per i singoli articoli; poi, sul voto definitivo all’intero decreto, si è attestata a 148 voti; 44 sono stati i voti contrari (quelli dei grillini), 17 le astensioni (Sel e il pentastellato Vito Crimi, già capogruppo del suo movimento in quell’assemblea). Il provvedimento era stato già stato approvato dalla Camera il 9 settembre scorso e ora diventa legge. 

Il decreto prevede lo sblocco dei finanziamenti ai partiti per il biennio 2013-14. Prende il nome da Sergio Boccadutri, deputato ex Sel ora Pd, e in passato anche tesoriere di Rifondazione Comunista.

Sulle barricate, come detto, i parlamentari del M5S, che hanno cercato di opporsi a un provvedimento già “incardinato” il giorno prima: incardinato è termine mutuato dal linguaggio giuridico,  ed indica una procedura o una materia che sono state programmate perché il loro svolgimento non incontri ostacoli. Difatti Palazzo Madama ha acconsentito a che la presentazione degli emendamenti al decreto fosse sospesa dopo le 10.00 del mattino: ed è stata proprio questa decisione a scatenare la rabbiosa reazione dei pentastellati.

Dopo la truffa della legge Boschi-Verdini che regala l’immunità parlamentare ai consiglieri regionali futuri senatori, adesso il blitz superveloce della legge Boccadutri che regala milioni di euro ai partiti senza controllare i bilanci”, aveva commentato alla vigilia del voto il nuovo capogruppo M5 al Senato, Castaldi. E durante la seduta per l'approvazione del testo Paola Taverna aveva ribadito il concetto: “Consideriamo questa legge un furto”. Nicola Morra si è spinto sul terreno della citazione musicale, Bocca di Rosa di De Andrè (ma nessuna assonanza con Boccadutri), per sottolineare l’ipocrisia dei partiti nel continuare a far cassa a spese dei cittadini.

Accoglienza speciale, poi, per Matteo Renzi, protagonista al Senato di un blitz di appoggio all’approvazione della legge: avevano già pronto un cartellone a forma di carta di credito, con su scritto Boccadutri-card.
   

Condividi su:

Seguici su Facebook