Il più arrabbiato di tutti è certamente il candidato Campano Vincenzo De Luca, il cui caso è rimbalzano sulle pagine dei giornali per giorni. E' uscito vittorioso ma a causa della legge Severino non può ricoprire la sudata carica e adesso querela Rosy Bindi. De luca ha infatti ha richiesto alla Procura di Roma di procedere nei confronti della parlamentare per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali, abuso d'ufficio. Abuso di ufficio e concussione sono le imputazioni che hanno portato lo stesso De Luca alla condanna di un anno e conseguentemente alla sua imprensentabilità .
Rosy Bindi risponde definendo questa denuncia "strumentale". La presidente della commissione antimafia viene difesa anche dal vicepresidente della commissione Claudio Fava, che dichiara "La denuncia di De Luca nei confronti di Rosy Bindi, oltre che un atto di grossolana volgarità , è una di quelle querele temerarie che il Parlamento si appresta a sanzionare come atti palesemente ritorsivi e intimidatori".
Per Fava una querela del genere è solo un modo per fare spettacolo e distrarre l’opinione pubblica dal centro del problema per altro indiscutibile: De Luca non può governare la Campania a causa della legge Severino , non certo per iniziativa di Rosy Bindi
Altre denunce per la Bindi arrivano anche da Sandra Lonardo Mastella, candidata in Campania con Forza Italia e non eletta. Anche per la Lonardo Rosy Bindi ha abusato del suo ruolo istituzionale e dovrebbe dimettersi e per finire denuncia per diffamazione da parte di Luciano Passariello, neo eletto consigliere regionale campano con Fratelli d'Italia.