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Italicum inizia oggi la battaglia : fiducia contro voto segreto

Come una partita di calcio, nella partita Italicum potrebbe esserci un posticipo

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Prima che la partita dell'Italicum inizi , la minoranza in risposta alla fiducia richiesta dal governo si riserva di chiedere una ventina di voti segreti su alcune proposte  di modifica del testo, già approvato dalla Camera poi modificato al Senato.  Tattiche dell’opposizione  e del governo. Quest'ultimo  potrebbe tentare  di  ridurre i tempi e  se la discussione sarà   posticipata alla prima settimana di maggio, i tempi per la la discussione e il dibattito in aula saranno limitati. 

L’opposizione non gradisce l’ipotesi della fiducia. Fi, Sel, Cinquestelle e Lega Nord sono in rivolta. Governo e maggioranza non vogliono lo scontro e Maria Elena Boschi si augura il non ricorso al voto segreto e  una battaglia a viso aperto.

 

Ma cosa dice  il testo del famigerato ’Italicum, che una volta approvato entra in vigore il primo luglio del 2016?    

L'Italicum è nato prendendo spunto dal modello elettorale spagnolo, si basa su un meccanismo di calcolo dei voti proporzionale su base nazionale, con un riporto dei voti non assegnati. In dettaglio:  Soglie di sbarramento: I  partiti per ottenere poltrone devono superare la soglia del 3% che sale fino al 20% per le minoranze linguistiche nelle regioni dove sono presenti. Non è stata introdotta la 'clausola salva-Lega', che apriva le porte del Parlamento ai partiti che avessero raccolto il 9% dei consensi in almeno tre regioni.

Piccole  circoscrizioni e preferenze: dalle 27 attuali  si passa a 100 circoscrizioni con una media di 600.000 abitanti ,  dove saranno presenti mini-liste, in media di 6 candidati, con i capilista bloccati, mentre dal secondo eletto si possono esprimere le preferenze: due per  ogni elettore. La conseguenza di questa meccanismo è che i partiti più piccoli eleggeranno solo i capilista, e i partiti più grandi avranno dei parlamentari ottenuti con le preferenze. Unica eccezione le regioni Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta: si voterà in nove collegi uninominali.

Premio di maggioranza o doppio turno:  premio che assegna 340 seggi su 617 (sono esclusi dal calcolo i 12 deputati della Circoscrizione Esteri e il deputato della Vd'aosta) al partito che ottiene il 40% dei consensi.
Se nessun partito o coalizione ha ottenuto il  40% scatta un secondo turno per assegnare il premio di maggioranza, a cui accederebbero le due liste più votate al primo turno. Chi vince ottiene un premio pari al 53% dei seggi, in tutto 327 deputati.

Rappresentanza di genere: Né uomini né donne possono essere rappresentati in una lista in misura superiore al 50%. Se l'elettore esprime due preferenze, queste devono andare ad un uomo e a una donna pena la nullità della seconda preferenza. 

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