La mozione di 'sfiducia' a Umberto Bossi che stasera sara' discussa dall'assemblea della Liga Veneta-Lega Nord sottolinea inoltre "l'eccessivo potere del presidente federale" laddove questo rappresenta "l'organo di ultimo e insindacabile appello..." dei provvedimenti disciplinari. I proponenti del documento rilevano poi che "in ogni caso il fatto di avere 20 anni o piu' di militanza non deve essere considerato un salvacondotto". Piu' in generale, se ne deduce - afferma la mozione - "che tale carica tutela di fatto, a prescindere dai fatti e dalle decisioni dei direttivi e degli organi interni al movimento, e superando le decisioni degli stessi organi elettivi, tutte quelle persone che per motivi affettivi o di simpatie o altro sono vicine ad Umberto Bossi". Un'accelerazione che arriva proprio dopo il nuovo duro scontro a distanza tra il presidente Bossi ed suo piu' fiero contendente nel movimento veneto, Flavio Tosi, segretario regionale e vice segretario federale vicario del Carroccio. "Questa carica non ha piu' ragion d'essere" ha spiegato al quotidiano 'l'Arena' il segretario provinciale di Verona, Paolo Paternoster, uno degli uomini piu' vicini a Tosi. "E' giusto che la presidenza - ha aggiunto - vada di pari passo con la segreteria federale e che quando si cambia il segretario si proceda alla nomina del nuovo presidente".