Tutti sarebbero disposti a perdonare gli errori della legge elettorale, del voto negato ai cittadini, delle nomine presidenziali e delle promesse dimenticate se Renzi riuscisse, in pochi mesi, a dare un ritmo tarantolato ad un Parlamento statico ed ingessato. Con molte probabilità lo vedremo, con il capo cinto d'alloro, cavalcare su un cavallo bianco alla fine delle prossime consultazioni elettorali. In fondo si tratterebbe di replicare il miracolo già fatto nel Partito Democratico che, dall'indire assemblee pletoriche buone a discutere sul sesso degli angeli, è passato ad assemblee e segreterie capaci finalmente di dettare sia i tempi che l'agenda della politica nazionale. Renzi però dovrà fare i conti con un ambiente diverso dalla “sua” assemblea, dovrà guadare un terreno a lui sconosciuto e con poche guide, tanto sagge quanto fedeli, ad accompagnarlo. Renzi è un fenomeno che corre veloce e quando corri veloce difficilmente ti fermano ma bisogna stare attenti a chi ti sta vicino, a chi magari ti guarda le spalle e ne approfitta per tirarti, all'improvviso, uno sgambetto. Renzi in Parlamento avrà una maggioranza diversa da quella dell'assemblea, diversa negli uomini e nelle aspettative. Renzi dovrà combattere le sue battaglie parlamentari con soldati che sanno già che, prima o poi, passeranno dall'altra parte della barricata e che difficilmente vorranno far crescere a dismisura un Generale che rischierebbe di annientarli, nella razza umana l'istinto di sopravvivenza prevale sempre sulle buone intenzioni e sulle promesse. Il resto della truppa non è poi tutto grasso che cola, tra i “fedeli” dobbiamo annoverare almeno 101 franchi tiratori capaci di evirarsi pur di far dispetto alla propria compagna e sappiamo quante volte la politica sia stata dettata o sbarrata dall'insindacabile cinismo dei numeri (segreti). Si narra di un famoso Generale, che pure incarnava lo spirito del mondo, il quale era avvezzo allo sbaglio ma aveva la capacità di dissimulare i propri errori perseverando in essi. Insomma, può darsi che sia tutto l'ennesimo fuoco di paglia o l'ennesimo volo di Pindaro volto a raggiungere il Sole ma non dimentichiamo che da sempre errare è umano e perseverare... lo è ancora di più e noi tutti siamo umani... troppo umani.