La casa - dichiara Lino Ricchiuti presidente nazionale del movimento politico Popolo Partite Iva - è un diritto primario. Un Governo ha l'obbligo di creare le condizioni perché ogni cittadino possa avere la possibilità , attraverso un lavoro significativo e dignitoso, di coprirne le spese. La situazione è drammatica: abbiamo firmato molti trattati o comminate sanzioni (vedi Russia) che hanno portato alla chiusura di 600 mila aziende e 270 mila attività agricole, ma potevamo non farlo. Potevamo non inserire in Costituzione il pareggio di bilancio, potevano non firmare per le quote latte, potevamo non firmare per l’eliminazione della produzione di zucchero a favore della Germania, etc. Queste decisioni non sono state responsabilità dei cittadini, ma degli stessi Governi. La casa costituisce uno dei cardini di un’esistenza umana dignitosa. Vogliamo cambiare la costituzione ? Inseriamo nella Costituzione in aggiunta all'Art. 36, i bisogni primari in modo che i cittadini possono citare in giudizio il Governo in carica, se tale principio non fosse rispettato.
In caso di insolvenza la casa o le attività economiche non devono essere espropriate. Al posto del pignoramento la nostra proposta prevede la dilazione del debito e un fondo statale per garantire alle banche gli interessi.In tempi di crisi, i sindaci sanno bene quanto sia grave il problema della casa. Oltre agli sfratti per morosità , l'insolvenza colpisce anche i proprietari di abitazioni, che si vedono pignorare la casa e finiscono in mezzo ad una strada, diventando un problema sociale. Il ddl che vogliamo preparare prevede che la prima casa e le attività economiche necessarie alla sussistenza non possano essere espropriate. Per contro, le banche danneggiate dall'insolvenza di cittadini che si sono trovati in una situazione economica tale da non permettere il pagamento di mutui e prestiti, verranno tutelate da un fondo nazionale che garantirà loro gli interessi maturati nel periodo di insolvenza. Il debito, quindi, verrà semplicemente dilazionato nel tempo, in attesa che la famiglia possa tornare a pagare. I costi del fondo che il ddl dovrebbe istituire sono di gran lunga inferiori a quelli sostenuti dai Comuni che devono fronteggiare il problema sociale di chi perde la casa a causa di un pignoramento . La stessa proposta mira a fermare il fenomeno legato alla criminalità organizzata, che specula - conclude Ricchiuti - sugli espropri acquistando a prezzi stracciati gli immobili che finiscono all'asta giudiziaria