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I film di Natale

Le recensioni di Gianluca Ottuso

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SHUT IN di Farren Blackburn
Un'ambientazione minimalista per raccontare un thriller a tinte horror, la scelta azzardata di affidare il peso di un intero film sulle spalle di una pur brava e navigata attrice come Naomi Watts. La pellicola però non aggiunge nulla di nuovo al genere, si muove attraverso gli stereotipi e gli archetipi triti e ritriti di questo modo di fare cinema. Comunque tutto sommato la messa in scena degli stessi non è poi cosi malvagia, qualche buon spavento è assicurato e la scelta di alcune musiche nei momenti topici del film è azzeccata garantendone la tensione. La prima parte è preparativa al classico finale in crescendo e può risultare dunque anche un po noiosa in quanto lenta; un piccolo pregio del film sta nello spiazzare e confondere lo spettatore nel trasportare lo stesso da un contesto thriller a quello horror per poi ritornare al primo escludendone quindi alla fine gli elementi soprannaturali. Quello che rimane del film è sicuramente la bravura della Watts che dimostra ancora una volta di essere una brava attrice, ma questo non basta! Ci vuole ben altro per impressionare il pubblico in maniera evidente e far si che ne rimanga angosciato. L'opera alla fine potrebbe risultare, tutto sommato, anche godibile, ma sicuramente non resterà negli annali del cinema di genere.

ANIMALI NOTTURNI di Tom Ford
Un romanzo per concettualizzare un amore impossibile, un libro per sancire la redenzione della presunta fine di una travagliata e articolata storia d'amore, una storia violenta raccontata in maniera nuda e cruda per cercare di spiegare l'impossibilità del futuro di un amore tra differenti classi sociali. Questo è il film del bravo stilista nonché già affermato regista Tom Ford; Una madre che per quanto possa essere odiata da sua figlia, condizionerà in maniera irrimediabile la vita della stessa. Non è importante dunque l'amore per il proprio coniuge, quello che conta è portare avanti il proprio blasone mantenendo salda la posizione sociale. L'uomo adatto a far sentire sicura la donna di una elevata classe sociale non è il vero amore perchè quello può tranquillamente vivere nei ricordi e ammuffire nel cassetto dove è stato volutamente riposto. Cosa importa dunque se la sensibilità della nostra bravissima protagonista Amy Adams ( Susan Morrow nel film) sia straziata dalla scelta fatta nel lasciare a suo tempo il"debole" Tony Hastings (uno straordinario Jake Gyllenhaal ), quello che conta è la stabilità economica datagli dal "forte" e sicuro marito sempre lontano da lei per i suoi importanti impegni lavorativi. Ma il dolore di Susan Morrow non può essere nascosto al grande e mai dimenticato vero amore Tony Hastings, bravo scrittore in erba, che gli invierà una copia dedicata del suo allegorico e autobiografico romanzo per dimostrargli il senso del coraggio nel perseguire il vero amore. La difesa del vero amore è esclusivamente sacrificio, è rinuncia, è coraggio nel perseguire quel viaggio introspettivo che serve ad ognuno di noi per elevarsi verticalmente verso lo spirito abbandonando la linea orizzontale che spinge verso la materia e allontana da se stessi e quindi dal concetto assoluto dell'amore. Susan si troverà di nuovo davanti ad un importante scelta, una nuova opportunità concessagli da Tony e dalla immensità della vita e questa volta non potrà dare la colpa a sua madre del suo agire. Veramente un grande film!

SNOWDEN di Oliver Stone
Altra buona trasposizione cinematografica della biografia di Edward Snowden tecnico informatico ex dipendente della CIA. Un bravissimo Joseph Gordon-Levitt, in pieno stato di grazia, ci presenta in maniera esemplare la figura di Snowden, autentico genio immerso nel complesso e articolato disilluso ingranaggio privo di alcun senso etico nella strumentalizzazione del potere dei governi mondiali. Il film ci appare come un manuale aperto alla facile comprensione per tutti quanti noi, rispetto a come tutto può essere oggi, monitorato, spiato, gestito e ricattato da chi detiene il potere. La sorte di intere popolazioni e nazioni può essere strumentalizzata attraverso l'occhio della piccola videocamera di un cellulare, di un computer, di un social network. La privacy della vita di ognuno di noi è ormai annientata dall'universo informatico manipolato da chi ci governa. Tutto questo schifo il nostro Edward Snowden ad un certo punto della sua esistenza non può più accettarlo; egli stesso si sente schiavo del sistema per il quale con egregi risultati e lauti compensi lavora, la sua vita sentimentale è costantemente minata dalla stessa CIA che gli garantisce un presente ed un agiato futuro. Ma l'amore e il rispetto non si può comprare, la libertà e il senso di appartenenza dell'individuo in quanto uomo non ha prezzo. Ad Edward non rimane, quindi, di combattere questo spaventoso "mostro" con le stessi armi dategli a disposizione e avvalendosi di una importantissima testata giornalistica desterà la gente attraverso un "dovuto" scandalo mediatico. Tutti noi infine dobbiamo essere consapevoli del mondo che viviamo ricordandoci che non siamo una semplice estensione di una parafrasi informatica, ma siamo i figli di quell'uomo al centro del proprio immenso universo decretato da Leonardo da Vinci. Un grande film passa sempre e principalmente dalla firma di un grande regista e questo è un film di Oliver Stone!

SULLY di Clint Eastwood
Ritorno alla regia dell'inarrivabile Eastwood, come ormai è suo solito l'attore/regista non delude, anzi, ancora piacevolmente ci sorprende con l'esaltazione del suo cinema intimista e incentrato sull'animo umano e sull'universo che è dentro di noi. Come già magistralmente trattato nel suo precedente "American sniper", nella sua visione intimista nel rappresentare l'arte di fare cinema, il regista torna sul senso di responsabilità dell'uomo rispetto ad un importante e vitale decisione. La responsabilità nell'agire è quella di "Sully" all'anagrafe: Chesley Sullemberg pilota con esperienza pluriennale e con grande senso di professionalità; egli dovrà in pochi attimi prendere un importante decisione per salvare la vita di 155 anime aggrappate ad un filo sottilissimo che le divide da certa morte. Quel filo è nelle mani di Sully, che dopo un accurato e tempestivo calcolo, seguendo il suo istinto cadenziato dal battito del suo cuore, tenterà un apparente impossibile e disperato ammaraggio sul fiume Hudson del suo aereo reso privo dei suoi motori distrutti dall'impatto assolutamente imprevedibile di uno stormo di uccelli. Riuscirà in questa insperata impresa salvando tutte le vite dei suoi passeggeri e del personale di bordo, un gesto eroico assoluto, riconosciutogli da subito da tutto e tutti i sopravvissuti del volo US Airways 1549. Nonostante i media e la stampa lo osannino per il suo eroico gesto, l'idiozia dell'uomo attraverso la compagnia aerea per la quale il nostro pilota lavora, cercherà con l'ausilio di un "freddo" e inumano computer con le sue simulazioni, di accusare l'onesto uomo di avventatezza e mancanza di etica e professionalità. Ma nessuna simulazione può tener conto dell'aspetto umano e il giusto calcolo non può prescindere dalla trasparenza dell'anima di un uomo giusto. Biografia lucida e precisa di un avvenimento realmente accaduto il 15 gennaio 2009 nella città di New York. Regia impeccabile, un maestoso Tom Hanks,un ottimo e preparatissimo cast per dar vita all'ennesimo gioiello Eastwoodiano dove il suo cinema ci appare ancora una volta come la spiccata estensione della sua immensa personalità che traspare in tutta la sua bellezza attraverso il grande schermo.
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