Più che l'azienda del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, la Rai pare divenuta il set di una versione italiana della Signora in Giallo. Oltre al misterioso mistero del falso Ministro Tria e della sua falsa mail al Presidente Foa, ecco spuntare anche "l'affaire dimissioni" dell'Ad Fabrizio Salini, il cui contratto - secondo alcune fonti giornalistiche - sarebbe comprensivo di un codicillo "segreto" relativo alla durata del suo mandato.

Lo denuncia Michele Anzaldi, Segretario della Vigilanza Rai nonché Deputato di Italia Viva, il quale scrive su Facebook: "Da giorni i quotidiani parlano di una misteriosa clausola nel contratto dell’amministratore delegato Rai Salini, secondo la quale se non lascerà l’incarico entro giugno, al termine del mandato tra un anno sarà costretto a rimanere fuori dal mercato televisivo per uno o due anni. E’ vero?".

Dopodiché l'Onorevole si rivolge direttamente al Presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini, al quale egli chiede "se non reputi opportuno verificare subito se la notizia risponda al vero, affinché sia chiarita una volta per tutte la questione e sia chiarito anche chi avrebbe deciso di inserire questa clausola".

Per quale motivo tanto interesse per questa famigerata clausola? Lo chiarisce il Segretario della Vigilanza Rai: "L’incarico di amministratore delegato Rai ha alcune peculiarità, come la durata ridotta (solo 3 anni) e il compenso sottoposto al tetto da 240mila euro introdotto dal Governo Renzi, che lo possono rendere in termini strettamente economici meno conveniente di un incarico nel privato. Se davvero Salini fosse spinto a lasciare anticipatamente per questa clausola è doveroso che il Paramento ne sia informato".

Alla luce di tali fatti, le voci delle dimissioni dell'Amministratore Delegato Salini - voci che quest'ultimo non ha mai smentito chiaramente, come abbiamo riportato in questa nostra analisi (clicca qui per leggere) - acquistano connotazioni del tutto peculiari e piuttosto inquietanti. Attendiamo dunque sviluppi sulla vicenda.