È di un +1,4% l’incremento dei consumi alimentari relativo ai primi due mesi dell’anno corrente. A renderlo noto è la Coldiretti che afferma come l’aumento registrato dal made in Italy sia evidente anche all’estero: +6,2% nei primi tre mesi del 2015.
‘Un andamento destinato a consolidarsi anche grazie all’effetto propulsivo generato dall’Expo che - sostiene la Coldiretti - si ripercuoterà soprattutto sul turismo e sul cibo e bevande Made in Italy nel mondo’, si legge in una nota sul sito dell’organizzazione.
Unione Europea, Americhe e mercati asiatici sono le piazze dove i prodotti italiani riscuotono più richiesta. I prodotti più ricercati sono: vino, ortofrutta, pasta, olio.
‘L’agroalimentare si conferma una leva competitiva determinante per far uscire l’Italia dalla crisi ma - sottolinea la Coldiretti - all’estero il vero nemico sono le imitazioni low cost dei cibi nazionali che non hanno alcun legame con il sistema produttivo del Paese con l’italian sounding che vale 60 miliardi con quasi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre che sono falsi’.