L’impero torna a vivere e colpisce ancora. La Parmalat, colosso emiliano del latte e dello yogurt (e nei tempi migliori anche delle merendine e dei prodotti da forno), dopo anni di svendite, dismissioni e stravolgimenti, seguiti alla bancarotta del 2003 e culminati con l’acquisizione da parte della francese Lactalis nel luglio 2011, sembra aver ripreso la strada dell’espansione. Il merito è del suo avamposto australiano, Parmalat Food Products Pty Ltd, che non ha perso la sua vitalità neppure negli anni più neri, consentendo anzi all’azienda-madre di egemonizzare il mercato nella terra dei canguri. Così, dopo l’acquisizione dalla National Food, nel 2009, del comparto del latte pastorizzato, il 19 dicembre  la Parmalat Australia annette Longwarry Food Park, azienda leader nella produzione del latte in polvere, concentrato e Uht ma anche dei formaggi spalmabili. La Longwarry, il cui quartier generale è nello stato di Victoria, nasce nel 2001 ma si fa vanto di utilizzare strutture e tradizioni produttive vecchie di almeno cent’anni. Il suo punto forte sul mercato australiano è il brand Gippy Milk, premiato con la medaglia d’oro nell’edizione 2012 delle Sydney Royal Competitions (sorta di Oscar alimentari australiani). Dà lavoro a una cinquantina di persone e ha terminato l’ultimo anno fiscale con un fatturato in attivo di circa sessanta milioni di euro. Il suo valore d’impresa è stimato sui quarantacinque milioni di euro, ed è proprio la soma che Parmalat ha sborsato per farla sua.