La Camera si è allineata con il Governo, d’accordo con il ministro Lorenzin ha respinto la possibilità che i farmaci in fascia C , quelli con obbligo di ricetta per curare malattie non gravi, siano venduti fuori dal circuito delle farmacie.
Decisione ha scuscita l'accusa del M5s di assecondare le pressioni e connivenze tra la potente lobby del farmaco e il Governo e rincara la dose: "il Governo piazza il colpo di grazia al comparto concedendo a un competitor potente come le società di capitali la possibilità di acquistare farmacie. La conseguenza sarà un mercato dal regime concorrenziale totalmente squilibrato e a rischio di cannibalizzazione. Questa sera c'e' chi brindera' a un'operazione che fa solo il bene di alcuni, ma non dei farmacisti nel loro complesso e dei cittadini".
Federfarma esprime apprezzamento per la decisione della Camera in merito all'esame dell'articolo 32 del disegno di legge di Scelta Civica che apriva alla liberalizzazione di questi farmaci nelle parafarmacie e nei reparti appositi dei supermercati.
Il presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie italiane Davide Gullottta esprime invece perplessità e sconcerto: “questo governo e il Pd sono schiacciati sulle posizioni della lobby dei farmacisti titolari.” dichiara
Sconfitta quindi per la grande distribuzione e i proprietari di parafarmacie che avevano dichiarato di sperare in una inversione di rotta che consentisse ai farmacisti laureati di trovare lavoro e limitasse la lobby dei proprietari di farmacie.