"Non sussistono presupposti per il commissariamento di Roma" questa la sentenza del ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo il CdM che si è tenuto ieri sulle sorti di Roma anche se nessuno mette in dubbio, lui per primo, che servano interventi correttivi per la città dopo i gravi fatti in cui è rimasta coinvnolta l’amminsitrazione.
La bonifica della capitale con un piano di risanamento sarà condotta dal prefetto Gabrielli in collaborazione con il sindaco Marino, un piano di interventi in otto macroaree La tempistica ancora non è stabilità ma è chiaro che prima si interviene e meglio sarà
E’stato invece deciso lo scioglimento del municipio di Ostia per i suoi stretti legami con la crminalità scoperta con l’operazione “Mafia Capitale” e da seguire anche le opere pubbliche da realizzare in vista del giubileo straordinario che si aprirà il prossimo 8 dicembre. Il modello da applicare è quello adottato ad Expo di Milano,
Tra i nomi preposti a cotanto lavoro il prefetto Domenico Vulpiani, il viceprefetto Rosalba Scialla e il funzionario del Viminale Maurizio Alicandro
Queste le dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vicenti: "Abbiamo varato una delibera che consente riduzione tempi a procedura ad evidenza pubblica. Nessuna deroga su procedure, solo la possibilità che le opere si facciano in tempo. Abbiamo adottato un modello con controllo dell’autorità anticorruzione. SOLDI che vengono da bilancio del Comune e della gestione commissariale sul debito. IL Governo ritiene che Roma ce la possa fare e ce la farà".