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Due naufragi al largo della Libia, si temono 200 morti

Affondati due barconi con un totale di 450 persone a bordo

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Sono affondati due barconi ieri sera al largo delle coste libiche: uno,  aveva a bordo circa 50 persone mentre il secondo portava 400 passeggeri. Di questi se ne sono salvati solo 201.

I barconi sono partiti da Zuwara, al confine con la Tunisia: tra  le vittime  migranti da Siria, Bangladesh e altri paesi dell'Africa sub-sahariana.
La Guardia Costiera libica riferisce che 147 persone  delle 201 salvate  sono state trasferite in un campo di detenzione per clandestini a Sabratha.
Questa è un misura adottata dal paese ormai in guerra civile da anni e diviso in varie fazioni , da temere continuamente  l’infiltrazione di guerriglieri dell’Isis con i barconi dei clandestini e  per questo, vengono spesso trattenuti per mesi e a volte per anni in campi di detenzione.  

Giorni in cui si registrano continuamente tragedie di questa portata su terra e per mare  "Dobbiamo prendere sul serio il tema, rapidamente e nello spirito europeo di solidarietà", afferma Angela Merkel  che si definisce "sconvolta".

L’Europa è sempre più in difficoltà nell’affrontare l’esodo dei profughi , tra cui  moltissimi bambini.  La Commissione europea ha assicurato comunque che entro l’anno sarà introdotto  "un meccanismo permanente, vincolante e con quote" per la ripartizione di richiedenti asilo in caso di emergenze che possano verificarsi in qualunque Paese.

l'Alto commissario per la politica estera della Ue, Federica Mogherini afferma :"Non è la Commissione Ue che deve fare nuove proposte, ma sono gli Stati membri che devono prendersi le proprie responsabilita'",
Bruxelles ha stanziato fondi che non hanno certo risolto oltre 11 miliardi di euro (11,7) per il periodo 2014-2020, destinati sia ai Paesi candidati (Albania, ex Repubblica jugoslavia di Macedonia, Montenegro, Serbia e Turchia) sia ai potenziali candidati (Bosnia ed Erzegovina e Kosovo) anche per progetti come la gestione integrata delle frontiere, centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati e per contrastare il traffico di esseri umani. 
 

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