Legati a catene cortissime e in pessime condizioni igieniche: diciotto quadrupedi sono stati salvati da un intervento dal Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato.
Detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze nonché opere realizzate in assenza di permesso per costruire: sono questi i reati contestati nei confronti di due persone a Conegliano Laudense, nella provincia di Lodi, dagli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia ambientale e forestale (NIPAF) del Comando provinciale CFS lodigiano dopo la scoperta di una struttura abusiva dove erano detenuti quattordici pony, tre asini, un mulo e anche un gatto in pessime condizioni.
Durante il blitz degli agenti forestali molti animali sono stati trovati legati a corti catenacci, con pochissima acqua a disposizione e senza lo spazio necessario a garantire loro l'adeguato movimento o il pascolo.
Lo stallaggio poi non aveva il necessario ricambio delle lettiere e i liquami delle deiezioni non venivano raccolti, lasciando i quadrupedi in pessime condizioni igieniche e molti dei quali con i segni di una reclusione prolungata.
La struttura, completamente abusiva, è risultata non censita dall'Asl e priva di sorveglianza sanitaria come mancante dell'apposito registro di stalla
Due persone sono state segnalate dagli agenti del CFS all'Autorità Giudiziaria mentre gli sfortunati animali sono stati affidati in custodia giudiziale gratuita a due associazioni no profit locali.