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Addio a “mister Ferrero”: in migliaia al funerale

La città di Alba si stringe per l'ultima volta intorno al suo grande imprenditore

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Oggi è lutto cittadino ad Alba, rinomata località delle Langhe piemontesi e patria della Ferrero, l'azienda dolciaria che ha contribuito a rilanciare il nome della cittadina in tutto il mondo e che sabato ha perso il suo patron, il “signor Michele”, come veniva chiamato rispettosamente da tutti ad Alba.

Migliaia le persone questa mattina hanno seguito il funerale, grazie all'installazione di quattro maxi schermi nelle piazze cittadine,  di Michele Ferrero, accogliendo la sua bara nella Cattedrale di San Lorenzo con un lungo applauso e nascondendo spesso a fatica la commozione del momento. Presenti alla cerimonia funebre anche il premier Matteo Renzi, che ha affermato di essere ad Alba “per onorare un grande italiano, una storia incredibile di talento, territorio e valori umani", insieme all'ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, il sindaco di Torino Pietro Fassino, il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino e i vice ministri, originari di Cuneo, Andrea Olivero ed Enrico Costa. Il corteo funebre poi ha accompagnato la salma dell'imprenditore al cimitero generale di Alba, rallentando davanti allo stabilimento della Ferrero dove centinaia di persone erano assiepate sulla strada per l'ultimo saluto al loro concittadino. “Mio padre Michele è stato un imprenditore che ha saputo guardare avanti, prevedere il futuro. Progressista. Ha sempre pensato che la fabbrica fosse per l’uomo e non l’uomo per la fabbrica” - questo il commento del figlio Giovanni, amministratore ceo della Ferrero, al termine della cerimonia funebre mentre la città di Alba ancora assorbe mestamente la sentita perdita.

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