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Caso Loris: Video Vs. dichiarazioni della madre

L'indagato principale è il cacciatore che ha trovato il bimbo morto a Mulino Vecchio.

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Era il 29 novembre scorso quando è stato trovato il bimbo scomparso, morto riverso su un fosso nella località Mulino Vecchio vicino a Ragusa. Dalle dichiarazioni dei familiari risulta che il piccolo Loris, di 8 anni, sia sceso dalla macchina della madre di fronte al cancello della scuola elementare alle 8 e 30.  Da allora il vuoto: nessuno lo ha visto sino al momento del ritrovamento del suo corpo. È stato infatti ritrovato la sera da un cacciatore: era senza vita, con i vestiti slacciati e buttato con la faccia verso la terra. Ad essere il principale indagato è proprio il cacciatore che lo ha trovato, anche se ad oggi risultano confuse anche le dichiarazioni del genitore.

A smentire le parole della giovane madre, Veronica Panerello, sarebbero le immagini riprese da alcune telecamere poste a circa 50 metri da casa della famiglia. I video mostrano il piccolo Loris scendere dalla macchina della madre e andare verso il portone di casa, in quelle ore in cui invece sarebbe dovuto entrare a scuola. L'avvocato della famiglia, Francesco Villardita, ricorda che la donna rappresenta sempre la parte lesa e non l'indiziata, per cui le sue dichiarazioni a volte incongruenti tra loro, circa la dinamica dei fatti, possono essere riconducibili al profondo stato di shock e sofferenza in cui riversa la 25 enne per la perdita del suo figlio. Inoltre, sostiene il legale, il bambino è stato accompagnato a scuola ed è sceso nel cancello come raccontato dalla madre, su questo non si discute.
Intanto la polizia scientifica ha effettuato la perquisizione dell'abitazione di Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il piccolo Loris nel canalone a Mulino Vecchio. Si vuole capire perché l'uomo, venuto a conoscenza della scomparsa del bambino, sia andato a cercarlo proprio in quel punto; nonché risulta ancora un mistero il rapporto tra il cacciatore e la famiglia di Loris. Per ora è l'unico indagato per sequestro di persona e omicidio volontario. Anche la casa della famiglia Stival è stata sottoposta a perquisizione, affinché si potessero rilevare indizi o prove determinanti per raggiungere una svolta sul caso. Oltre agli uomini della scientifica e al Racis, è intervenuto anche il Luminol, che ha effettuato rilevamenti non visibili a occhio nudo. Sono stati sequestrati un tablet e un telefonino che usava il piccolo Loris e altri oggetti interessanti al fine delle indagini. Ancora un mistero il ritrovamento delle mutandine fuori dal cancello della scuola elementare. Il procuratore, Carmelo Petralia, ha affermato che non si dovranno aspettare tempi lunghi poiché, nonostante non ci sia stata ancora una svolta, gli investigatori sono sulla pista giusta.

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