È stato liberato il 31enne che, il 1 novembre scorso, la polizia aveva arrestato con l'accusa di omicidio volontario ai danni di un 52enne, fratello di un famoso boss pugliese, e del tentato omicidio di suo figlio. Il gip di Brindisi non ha ritenuto sussistessero prove sufficienti per dimostrare la colpevolezza dell'uomo.
Alessandro Coffa, 31 anni, era stato arrestato lo scorso 1 novembre per l'omicidio di Cosimo Tedesco, 52enne fratello del Boss mafioso della Sacra Corona Unita, il quale venne condannato all'ergastolo negli anni '90 per aver compiuto tre omicidi.
Il pomeriggio di sabato 1 novembre, intorno alle 13.30 a Brindisi, in piazza Raffaello nel quartiere periferico di Sant'Elia, Cosimo Tedesco e suo figlio Luca Tedesco, 30 anni, si trovavano presso l'androne di un edificio di un conoscente, quando sono partiti dalla strada dei colpi di pistola che hanno ucciso il 52enne e ferito gravemente suo figlio. L'uomo soccorso dal 118 era appena arrivato in ospedale quando è stato dichiarato il decesso, mentre suo figlio è stato sottoposto a delicati interventi chirurgici per salvargli la vita.
Qualificato come il principale sospettato dell'omicidio e tentato omicidio, Alessandro Coffa era stato messo in stato di fermo e il giudice lo aveva convalidato, in quanto legittimamente eseguito. Il giudice per le indagini preliminari, Maurizio Saso, però ha rimesso in libertà l'uomo, poiché ha ritenuto che mancassero gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Continuano le indagini sul giallo legato forse al mondo della mafia pugliese.