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Crisi ucraina, Putin ha ritirato le truppe, ma non esclude un'invasione armata

Per il presidente russo si tratterebbe di una «missione umanitaria»

a cura della redazione
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La crisi ucraina sembra stabilizzarsi, ma il livello dell'attenzione resta alto. Se infatti Vladimir Putin ha ordinato il rientro delle truppo nelle rispettive basi, dall'altro lato lo stesso leader del Cremilino ha specificato che l'invio delle forze armate resta tra le possibilità sul tavolo.

La questione da risolvere, per Putin, è la caduta di Viktor Ianukovich costretto a lasciare a causa di un vero e proprio «golpe». Putin ha parlato di «presa del potere con le armi», anche se ha ribadito che il presidente deposto non ha più futuro politico aggiungendo che la Russia «farà di tutto per proteggere i propri concittadini».

Se l'invasione armata della Crimea dovesse concretizzarsi si tratterà, quindi, «di una scelta legittima e di una missione umanitaria». L'obiettivo della Russia, però, ha precisato Putin, non è l'annessione della penisola ucraina e non vi è l'intenzione di provocare movimenti separatisti.

Poi rivolto agli Usa e ai loro alleati (tutti i membri del G7) che minacciano di non partecipare al G8 di Sochi, Putin ha dichiarato: «Siamo pronti a tenere il G8, ma i nostri partner non vogliono venire, non vengano». Quanto alla possibilità di sanzioni contro la Russia, Putin avverte: «Chi vuole introdurre le sanzioni contro la Russia deve pensare alle loro conseguenze perché i danni saranno reciproci».

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