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Oppresso da banche ed Equitalia: «Mi vendo un rene o una cornea per salvare la casa»

L'uomo staziona a Montesilvano davanti alla sede di Equitalia

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«Dono un rene o una cornea a chi mi salva la casa messa all'asta da banche ed Equitalia». Questo il contenuto di un cartello che un ex imprenditore, S.B., di Montesilvano (Pescara) ha sistemato davanti alla sede di Pescara di Equitalia, dove sta realizzando la sua protesta.

L'uomo da questa mattina staziona con cartelli giganti scritti in rosso dinanzi agli uffici e annuncia di voler continuare fino a sabato, «costi quel che costi». Oggi è stato controllato da carabinieri e polizia. «Li hanno chiamati - dice - per mandarmi via ma io non la do vinta». L'uomo sostiene che potrebbe «vivere con un solo rene o con un solo occhio ma non senza una casa».

Dice di essere stato «condannato a morte da banche e Equitalia» di «essere rimasto solo. La mia non è una mera provocazione, sono realmente convinto a farlo».

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