Il gelato riserva sorprese che nemmeno la vita oserebbe immaginare.
Carmelo Chiaramida ci racconta un incontro inaspettato.
“Ho iniziato a maggio del 2005: ero dipendente in una gelateria a Udine.
Cosa mi ha spinto ad entrare in questo mondo? Era appena finita la stagione calcistica. Avevo bisogno di un lavoro, ma non sapevo ancora cosa mi avrebbe riservato il futuro...”
Un amore sbocciato per caso, quello con il gelato. Una passione talmente forte, da lasciare senza parole.
“Incredibile che il progetto OGGI sia nato proprio nella gelateria dove 9 anni prima avevo iniziato come dipendente. È pazzesco, non l'avrei mai detto.”
Proprio un legame indissolubile, quello creato con il gelato.
“Il gelato si potrebbe definire come ciò che lega e fa legare.
Non gode di razzismo, può avvicinare chiunque ed è accessibile a tutti.
Attraverso il gelato si possono comunicare i valori di un contadino, di chi produce latte fresco, frutta, prodotti genuini. Si possono far riscoprire gusti e sapori che forse si stanno un po' perdendo.”
E quale modo migliore per far riscoprire queste meraviglie, se non cominciare a sperimentare?
Carmelo ci svela la sua “melodia” preferita. Una musica che sa di cioccolato.
“Amo la “PRIMA NOTA CACAO”, il gusto su cui ho studiato più a lungo e che, si può dire, mi ha fatto “impazzire”. È una “nota” intensa e forte. La cosa bella di questo gelato è che, pur non avendo aromi o qualcosa che possa alterarne il sapore, rimane in bocca per un sacco di tempo.”
Un gusto che merita davvero di essere assaporato, una melodia che rimane ad allietare il palato, forte, intensa, buonissima.
Ma di certo non fa invidia alle altre creazioni che occupano il banco.
Un tripudio di sapori eccellenti. Non provarli sarebbe un vero peccato.
“Il gusto più richiesto in assoluto è Pulcinella, fatto con ricotta e arancia, ma molto amati sono pure i grandi classici, come Nocciola, Pistacchio, Crema di latte e Crema all'uovo.
La Mandorla, un gusto che non si trova tanto facilmente, è anch'essa tra i più apprezzati, così come Zio Gustone e La Notte a Soho.
E poi c'è la “Prima Nota Cacao”, la mia preferita.”
Pare che la scelta dipenda molto dalla fascia d'età. A ciascuno il suo.
“Abbiamo una clientela la cui età va solitamente dai 35 anni in su, quindi è più probabile che sia più disposta a prendere gusti classici.”
Questa classicità...sarà proprio quella che si riflette nel modo di fare il gelato?
Un ringraziamento speciale a Carmelo, a cui chiediamo di “suonare” un'ultima nota. Quella che riassume le mille e più sfaccettature del gelato, come si chiama?
“SEMPLICITA'. Fare il gelato è difficile, paradossalmente.
Nonostante ci siano diversi metodi attraverso cui un neofita possa produrre il gelato in 7-8 minuti,
crearlo è, invece, un processo difficilissimo e lunghissimo, che richiede tempo ed energia.
Il gelato è fatto da tanti ingredienti: riassumerli con SEMPLICITA' renderà il gusto ancora più speciale.”