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Assolto Milanese, Stato-mafia: parla Riina?

Il punto del giorno sulla cronaca italiana

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Emergenza corruzione. Assolto in appello, a Roma, Marco Milanese, ex consigliere di Tremonti e senatore Pdl. Già condannato in primo grado a otto anni di carcere, Milanese si trovava al centro di un filone dell’inchiesta sugli appalti all’Enav (Ente nazionale per l’assistenza di volo) per aver rivenduto  uno yacht alla Eurotec ad un prezzo assai superiore a quello che era costato a lui.  I fatti sono accaduti tra il 2009 e il 2012. Secondo l’accusa, la vendita a prezzo gonfiato dell’imbarcazione (un Dolphin 64 della Mochi Craft) era stata eseguita su precisa disposizione di Milanese, che l’aveva richiesta come contropartita per aver imposto la nomina di Fabrizio Testa, già consigliere di amministrazione dell’Enav, alla presidenza di un’altra società, la TeknoSky.

Emergenza criminalità.  Spaccio di stupefacenti: nel Siracusano i Carabinieri arrestano quattordici persone. Per dieci di esse sono scattati gli arresti domiciliari. L’operazione è partita da un’indagine dei militari della stazione di Avola, ed è valsa a sgominare un fiorente traffico di droga nel sud della provincia siciliana.
In Lombardia, intanto, con l’arresto di 34 persone gli agenti della Squadra mobile di Cremona smantellano un traffico di migranti gestito da una banda di livello internazionale: l’operazione si è svolta in numerose province della regione ma si è estesa anche fuori dalla Lombardia, fino alla zona di frontiera di Ventimiglia. L’organizzazione, infatti, aveva sede centrale a Milano ma avamposti in Sicilia (provincia di Catania), Liguria (Ventimiglia, appunto) e Francia (Nizza).

Stato-mafia. Il 16 febbraio potrebbe essere una data storica:  nel corso dell’udienza sulla trattativa Stato-mafia da lui prestata oggi all’interno del carcere di Opera, dov’è detenuto dal 2003, Salvatore Riina, l’ex capo dei capi di Cosa Nostra, si è detto disposto a rispondere alle eventuali domande di pm e avvocati nella prossima seduta processuale, fissata proprio per la metà del prossimo mese.  Il processo tenta di provare la fondatezza storica del patto criminale tra la mafia e lo Stato siglato sullo sfondo delle stragi del ’92.

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