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Rigopiano, é finita: trovate anche le ultime due vittime della tragedia

Il bilancio definitivo è di 29 morti

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PENNE (Pescara) - Finiscono, ad una settimana dalla tragedia della valaga che si è abbattuta sull'Hotel Rigopiano, le ricerche dei soccorritori. Dopo ore e ore di speranze delusioni, finiscono le ricerche, con un bilancio che vede i morti arrivare a quota 29. I vigili del fuoco li hanno estratti dalle macerie, neve ghiacciata, alberi, oggetti, pietre, rami.

Sebastiano Di Carlo, 49 anni, e sua moglie Nadia Acconciamessa, 47. Si erano recati al Rigopiano con il loro bambino di otto anni (che si è salvato) e nel Comune del Pescarese dove vivevano, Loreto Aprutino, ieri a dirgli addio c’era una marea di gente in quantificabile. Il bimbo salvo era in prima fila davanti alle bare, accanto ai due fratelli maggiori che il giorno del disastro erano rimasti a casa.

Ma non era l'unico il figio di Sebastiano e Nadia, tra i bambini intrappolati sotto metri e metri di neve c'era anche un altro piccolo, rimasto orfano di entrambi i genitori, i quali al momento non sono ancora stati identificati.

I numeri: Mercoledì 18 gennaio, quando è venuta giù la slavina, nel resort di Farindola erano presenti 40 persone: 28 ospiti, di cui 4 bimbi, e 12 dipendenti, compresi il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dame.

A salvarsi ci sono riusciti in 11,per gli altri non c'è stato niente da fare. Vincenzo e Giorgia, i due fidanzati sopravvissuti, ieri hanno raccontato di essersi «ritrovati sotto senza capire come. Ci siamo nutriti di ghiaccio per sopravvivere».

 

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