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Cgia, in Italia lavoratori molto poco notturni

Italia molto al di sotto della media Ue

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La sindrome dello scrivano fiorentino.

Chi non ricorda il ragazzo-modello, uno dei tanti del libro Cuore, che nottetempo, per aiutare il padre impiegato, sottraeva ore al sonno e compilava una parte sostanziosa delle scartoffie che il genitore si portava a casa? E tutto questo senza farlo sapere al babbo, che anzi si preoccupava notando la flessione del rendimento scolastico del suo amato, e non sapeva spiegarsi il perché. Salvo poi scoprire la verità, e riempirlo di baci. Bene, a quanto risulta, oggi, nella patria dell’autore del sempre celebrato De Amicis, questa sindrome (o, se si vuole, questa predisposizione) sembra essere fenomeno abbastanza raro.

Diciamolo subito: non stiamo necessariamente stigmatizzando un’italica tendenza ad evitare il sacrificio lavorativo  in orari straordinari; ci limitiamo, semmai, a riportare i numeri che la Cgia di Mestre pubblica, in questi giorni, per illustrare lo stato delle cose a proposito del lavoro notturno nell’Ue. Le cifre del centro-studi veneto hanno come fonte, a loro volta, i dati del 2015 di Eurofound, un osservatorio europeo che da quarant’anni radiografa la situazione del lavoro nel Vecchio Continente.

In base a quanto rilevato, dunque, da Eurofound e ripreso dalla Cgia, la media europea dei lavoratori, operai o impiegati, che, almeno una volta al mese, timbrano il cartellino in ore antelucane (22.00-5.00) ai aggira sul 19,1%, ma in Italia siamo solo al 13,1%, circa tre milioni di occupati in tutto. Va assai meglio in altri paesi: non sorprende che in Germania  la quota dei “faticatori della notte” sia al 16,8%, considerato  il tipico atteggiamento stakanovista teutonico.

Desta più sensazione il fatto che altri paesi siano addirittura più tedeschi dei tedeschi: la flemmatica e stoica Gran Bretagna, al 21,7%; la caliente e passionale Spagna, ma non per questo poco sgobbona h24, e lo dimostra il suo 21,9%. E poi, sopra tutti, lei, la Francia delle canzoni malinconiche e delle brumose atmosfere romantiche: qui il numero di coloro che si levano per andare al lavoro prima ancora che si levi il Sole si attesta al 22,5%

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