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Castellamare di Stabia: riapre la Reggia di Quisisana

Il complesso borbonico quattrocentesco diventa museo dell'oro dell'antica Stabiae.

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Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14, ingresso libero alla Reggia di Quisisana per visitare la mostra  allestita fino al 30 settembre. Nei prossimi mesi la struttura ospiterà anche il Museo di Stabia

Un palazzo con ottomila metri quadrati di stanze con attorno un parco secolare. È la Reggia di Castellamare di Stabia, in parte distrutta nel 79 d.C , in seguito all'eruzione del Vesuvio, insieme all'antica Stabiae, città dell'Italia meridionale che sorgeva in una zona Varano. Abbandonata per decenni, venne saccheggiata e poi subì danni a causa del terremoto del 1980. Nel 2009 cominciarono i restauri: otto anni di lavori sovvenzionati con 20 milioni di euro dal Cipe. Ma da allora il palazzo borbonico non è stato mai aperto al pubblico. Il comune di Castellammare, proprietario dell'edificio, e la soprintendenza per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, si sono accordati affinché quest'ultima possa avere in comodato una parte della Reggia, dove verrà allestito  il Museo di Stabia.
Tra i reperti che si potranno ammirare, molte statue, affreschi e vasellame. Inoltre di forte attrattiva sarà il carro di Villa Arianna, ritrovato nel 1981, insieme ad un altro carro e allo scheletro di un cavallo, durante le operazioni di scavo. Il carro non è intero, però possiede ancora le grandi ruote metalliche annerite dal fuoco, inoltre è uno dei pochi mezzi di trasporto del mondo romano ritrovati nell'area del Vesuvio. In tutto sono quaranta i reperti che, prima conservati nell'Antiquarium di Castellammare, chiuso dal 1997, saranno nuovamente ammirati nel palazzo di Stabia.
Il progetto, che ormai da tanti anni era stato avanzato per ridare importanza a un cimelio della antica città distrutta, ora trova la sua attuazione in onore del rispetto dell'arte e delle proprie origini .

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