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Le professioni anticrisi? Estetisti, parrucchieri e badanti

I ragionieri, invece, sono i più colpiti

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Quali sono le professioni meno colpite dalla crisi? Estetisti, parrucchieri, colf, badanti, camerieri, magazzinieri e pony express. È quanto emerge dalla graduatoria stillata dalla Cgia di Mestre, secondo la quale tali mestieri hanno registrato un aumento in termini assoluti pari a oltre 314 mila unità (+71,7%). Seguono i camerieri, con un incremento di posti di lavoro pari a poco più di 251.500 (+31,5%) e i magazzinieri e i pony express, con oltre 125.600 occupati in più (+43,2%). Non va male nemmeno per cuochi, baristi e ristoratori, con quasi 123.500 nuovi occupati (+14%) e le attività legate alla guardiania e ai vigilanti non armati.

"Gli acconciatori e le estetiste - commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia - stanno conoscendo una profonda evoluzione professionale, dovuta, in particolare, alla scoperta di nuovi ambiti lavorativi racchiusi tra i campi dell'estetica e dell'immagine e quelli della salute. Negli ultimi tempi si è fatto strada un nuovo concetto del benessere, inteso come cura dello stato psico-fisico della persona. Grazie a ciò si è avuta una forte espansione del settore con delle ricadute occupazionali, soprattutto tra i giovani, del tutto inaspettate".

A risentire maggiormente degli effetti drammatici dovuti alla crisi economica sono i ragionieri. Una professione, che dal 2008 al 2013, ha registrato una diminuzione di oltre 441 mila unità, pari a -40,1%. A seguire imprenditori e amministratori delle piccole imprese, con una flessione del 38,4%.

 

 

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