Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il potenziale energetico dell'ecologia "l'autostrada del calore"

L'opinione dell'imprenditore romano Diego Righini

Condividi su:

Le grandi città,come le aree urbane aggregate in Aree metropolitane o rurali, per densità abitativa o per estensione, hanno bisogno di pianificare piani energetici che tengano conto delle risorse, presenti sul territorio, trasformabili in energia elettrica e calore, che siano ecologicamente compatibili e reali progetti di sviluppo sostenibile.

 

Ogni opificio, edificio, parco, strada o luogo pubblico ha bisogno di luce elettrica e servizi, per essere sicuro e usufruibile, ma per non appesantire le aree urbanizzate, con grandi opifici industriali per la produzione elettrica e impattanti infrastrutture per il trasporto di energia, va praticata la scelta progettuale dell'autonomia energetica per ogni luogo o infrastruttura, e un decentramento effettivo della raccolta di risorse trasformabili in energia elettrica, calore domestico e calore di servizio per la produzione industriale ed artigianale.

 

Per questo motivo il Paese ha bisogno di un grande progetto per il fabbisogno elettrico e di calore, dal nome "autostrada del calore" generabile attraverso piccole centrali, con un dimensionamento inferiore ai 1500 metri di superficie, senza emissioni in atmosfera e senza strutture più alte di 15 metri dal suolo.

 

Oggi la geotermia, le biomasse e il biogas possono essere una fonte di energia/calore sufficiente a soddisfare il 60% del fabbisogno elettrico e il 70% del fabbisogno di calore domestico e industriale del Paese, entro il 2030, con piccole centrali ORC ogni 200.000 abitanti.

 

Diego Righini

 

Condividi su:

Seguici su Facebook