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Reattori più sicuri dal consorzio Italia-Romania

Prevista una possibile riduzione di rifiuti radioattivi

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Nel settore nucleare, attraverso la collaborazione tra Italia e Romania, è stato messo a punto il consorzio 'Falcon' per la realizzazione in Romania di 'Alfred', un reattore nucleare dimostrativo di quarta generazione, raffreddato a piombo liquido. L'atto costitutivo è stato firmato a Bucarest alla presenza del Ministro romeno delegato per l’Energia, Costantin Nita, dei rappresentanti di Ansaldo Nucleare,  dellla centrale nucleare Enea, e dell'Istituto di Ricerca Nucleare della Romania (Icn).

Il reattore a fissione Alfred, (Advanced Lead Fast Reactor European Demonstrator), è la soluzione per far fronte alle problematiche di sicurezza degli impianti nucleari in caso di eventi estremi, contribuendo, cosi, allo sviluppo di un sistema energetico a basse emissioni di carbonio. E' il frutto dell'impegno congiunto di industrie, università e laboratori di ricerca italiani, che a partire dagli anni '90, hanno perseguito l'obiettivo di dar vita ad una nuova filiera di reattori a fissione ad elevato grado di sicurezza. I reattori di quarta generazione hanno il compito di sfruttare efficientemente il contenuto energetico del materiale fissile e di riciclare le scorie all'interno del reattore stesso, riducendo così la quantità di rifiuti radioattivi a lunga vita.

La progettazione di Alfred è stata sviluppata fino ad ora nell'ambito del settimo 'Programma Quadro di ricerca Euratom'. Mentre l'università italiana ha curato la formazione specifica degli studenti, che hanno avuto la possibilità di formarsi, partecipando attivamente alla ricerca,  Ansaldo Nucleare ha svolto il ruolo di leader nelle attività di integrazione di sistema e la centrale nucleare Enea si è occupata dello sviluppo tecnologico.

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