Una partita inutile in vista delle gerarchie del girone, difatti l’Italia ormai salda al primo posto avrebbe dovuto vincere solamente per entrare in prima fascia ai sorteggi, ma battendo l’Armenia questo sarà ancora possibile, diverso il discorso per la Danimarca. I danesi erano costretti a vincere per sperare negli spareggi, ora tutto si fa più difficile. Il 2 a 2 è un risultato che, per ciò che si è visto in campo, forse è giusto. Tuttavia il palo di Eriksen su punizione e la traversa colpita da Bjelland su un’azione confusa gridano ancora vendetta. Un primo tempo giocato a buoni livelli da parte degli azzurri, Prandelli schiera una formazione rivoluzionata grazie alla qualificazione già in tasca.
Tridente con Diamanti, Osvaldo e Candreva. Thiago Motta, Montolivo e Marchisio a centrocampo e difesa a quattro con De silvestri, Ranocchia, Chiellini e Balzaretti. L’Italia passa in vantaggio al 28’ del primo tempo, Thiago Motta lancia Osvaldo che supera Andersen. L’Italia, forte del vantaggio, addormenta il gioco e se stessa, l’ex juventino Niklas Bendtner punisce la difesa italiana prima al 45’ del primo tempo e poi all’80’ del secondo. Entrambi gol di testa sovrastando Balzaretti con un Buffon non troppo reattivo in entrambe le occasioni. Nel mezzo le due traverse dei danesi. Al 91’ azione solitaria di Osvaldo e palla che in maniera rocambolesca carambola sul ginocchio destro di Aquilani, 2-2 e Danimarca che comincia a perdere le ultime speranze del sogno mondiale.