NUOTO – Il fondo italiano regala sempre grandi soddisfazioni. Oggi la 25 km dei campionati mondiali ,in scena a Kazan (Russia) ,è stata infatti all'altezza delle aspettative regalando una splendida gara agli azzurri portando Simone Ruffini - classe 1989 nato a Tolentino ma tesserato con la società Aniene di Roma - a conquistare il gradino più alto del podio staccando di ben 4”4 l’americano Alex Meyer.
La cavalcata italiana non finisce qui, infatti oltre all’oro di Ruffini arriva anche il bronzo di Matteo Furlan, già terzo nella 5km. Una doppietta pesante per gli azzurri del nuoto coronata dalla proposta di matrimonio avanza dal neocampione alla fidanza Aurora Ponselè, collega fondista che conta, nel proprio palmares, diverse medaglie europee. Sul podio Simone ha portato con sé un foglio che recitava: ‘Aurora mi vuoi sposare?’; la risposta, affermativa, non ha tardato ad arrivare a patto che tutto si faccia dopo le prossime olimpiadi di Rio.
Tuttavia, tornando a quanto accaduto in acqua, pochi sono i precedenti, per l’esattezza due. Nel 2001 a Fukuoka Viola Valli si aggiudica l’oro tra le donne. Per quanto riguarda gli uomini invece bisogna aspettare il 2009 quando Valerio Cleri, a Roma, sbaraglia la concorrenza salendo sul primo gradino del podio.
Vincere la 25 km è un po’ come vincere la maratona, tagliare il traguardo sfiniti ma convinti di aver dato davvero fondo alle proprie energie ed averne ancora per poter gioire fino in fondo è una sensazione impossibile da esprimere a parole. In mare si lotta, non si nuota in vasca con i galleggianti e l’acqua ‘liscia’; al contrario si gioca con le correnti, con l’acqua ‘perigliosa’, quella stessa acqua che va spostata, attraversata, unica vera giudice della gara.
LA GARA IN PILLOLE – A partire in quarta, sin dai primi giri, è stato il brasiliano DIogo Villarinho mentre Ruffini si attesta in ottava posizione, seguito da Matteo Furlan che resta in dodicesima. Nei giri successivi comincia la rimonta azzurra, Ruffini risale la classifica fino alla sesta piazza mentre Furlan fino alla decima.
Il clou arriva una volta superata la boa dei 20 km: Ruffini resta nel terzetto di testa incalzato dal francese Reymond e dal russo Drattchev. Insieme a loro arriva poco dopo l’americano Meyer che lentamente sopravanza sia Furlan – ormai giunto a ridosso delle posizioni che contano – che lo stesso Ruffini. Nel corso del decimo e ultimo giro si staccano il francese e il russo che inizialmente avevano dato del filo da torcere ai primi mentre comincia la vera bagarre per il podio. Ruffini si riporta avanti ma controlla, alzando spesso il capo, la posizione di Meyer mentre Furlan segue a ruota i due. La reazione dell’americano però tarda ad arrivare e il corridoio di arrivo accoglie il trionfo di Ruffini e la doppietta italiana in Russia.
CAGNOTTO MEDAGLIA ANCHE DA TRE METRI – Ma in Kazan non c’è solo il nuoto, si conferma infatti ad un livello altissimo anche Tania Cagnotto che, dopo l’oro dal ‘metro’, ha conquistato oggi la medaglia di bronzo dal trampolino di tre metri. Insieme alla tuffatrice bolzanina salgono sul podio le cinesi Tingmao Shi (oro) e Zi He (argento).
'Questa medaglia è bellissima, ma c'era così tanta emozione per l'oro da un metro che oggi sono stupita, il bronzo non me l'aspettavo. Pensavo di arrivare tra il quarto ed il quinto posto. All'ultimo tuffo il bronzo la canadese Abel me l'ha un po' regalato, ma si vede che in questi giorni ho una nuvola fortunata su di me.' Queste le parole della Cagnotto ai microfoni di Raisport1 a fine gara. Poi riferendosi all’oro conquistato ieri aggiunge 'non c'è paragone al pensiero di aver vinto un mondiale mi viene ancora la pelle d'oca.'
A questo punto non resta che seguire ancora le imprese degli azzurri in terra russa con la speranza di assistere ad altre grandi soddisfazioni. Intanto cresce, tra gli altri, l’attesa anche per Federica Pellegrini, attesa in vasca per i 100 e 200 stile libero.