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Formula 1 Austria: ancora una prima fila Mercedes, terzo Vettel

Disastro Raikkonen e McLaren: il finlandese partirà diciottesimo, super penalità di 25 posizioni per le frecce d'argento

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CIRCUITO DI A1RING (AUSTRIA) – Comincia male il week-end della Ferrari sul circuito austriaco dell’Osterreich. Disastro nella scuderia del cavallino che perde Kimi Raikkonen già dalla Q1 quando il finlandese, convinto di avere ancora un giro a disposizione, passa sotto la bandiera a scacchi ritrovandosi in diciotessima posizione.

Secondo passo falso per il finlandese che, dopo il testacoda che in Canada gli era costato molto, non riesce a ritrovare la condizione vincente con la quale aveva conquistato l’ultimo titolo iridato proprio con la rossa.

Al contrario conferma la propria supremazia la Mercedes che piazza in prima fila entrambe le vetture. Lewis Hamilton agguanta la quarantacinquesima pole di carriera e la 26esima consecutiva per la scuderia da quando, nella scorsa stagione, è cominciata l’era della power unit. Tuttavia un piccolo spavento ha colto gli uomini della casa tedesca quando, all’ultimo giro, le ruote della monoposto guidata da Nico Rosberg, si sono bloccate in pieno rettilineo costringendo il tedesco a finire nella ghiaia.

Ciononostante la cavalcata Mercedes non si è fermata visto che Hamilton scatterà dalla prima posizione dopo aver  fatto segnare un tempo di 1.08’455” seguito dal compagno di squadra Rosberg con 1.08’655”. Alle spalle delle frecce d’argento si piazza invece l’ormai solito Sebastian Vettel (1.08’810”) affiancato dall’ex ferrarista Felipe Massa (1.09’192”).
Terza fila invece per Hulkenberg (Force India) e Bottas (Williams), seguiti da Verstappen (Toro Rosso), Kvyat (Red Bull), Nasr (Sauber) e Grosjean (Lotus) che chiudono la top ten.

LE PENALITA’ – Pioggia di pesantissime sanzioni per quanto riguarda questa tappa del mondiale. Straordinaria quella inferta alle McLaren di Fernando Alonso e Jenson Button: ai due sono state infatti date ben 25 posizioni di arretramento sulla griglia. L’assurdità sta nel fatto che non esistono neppure venticique piazzole per lo scatto delle monoposto, ragion per cui oltre a partire dalla coda dello schieramento i due subiranno delle penalizzazioni, sotto forma di soste obbligate nel corso della gara. Il motivo? L’utilizzo del sesto motore con nuove componenti quando il regolamento ne prevede un numero massimo di 4. Simile anche la penalità inflitta alle due Red Bull di Ricciardo e Kvyat arretrati di dieci posizioni sulla griglia per aver sostituito la power unit su entrambe le monoposto. 

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