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A Singapore brilla la RedBull

Nel Gran Premio notturno, dopo Vettel, partiranno Rosberg e Grosjean

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A Singapore, mentre almeno una parte di mondo pranza o lavora, alcuni dormono e altri sono sugli spalti, qualcuno lascia sfrecciare la propria automobile sopra il ponte più alto del mondo e le luci di colore viola puntano tutte sul circuito dove sono appena terminate le qualifiche di questo Gran Premio che fa tremare e per qualcuno anche…stremare (poiché Singapore è un circuito lento ed angusto e qualificarsi bene è fondamentale).
Se nella Q1, con la media di 175 km orari il leader indiscusso era Lewis Hamilton, dalla seconda sessione in poi, non c’era più spazio per nessuno: Sebastian Vettel è sceso in pista e non ha fatto altro che regalare giri strepitosi e velocissimi, uno dietro l’altro, tutti perfetti, così perfetti che a meno tre minuti dalla fine della Q3, si è permesso di abbandonare la propria monoposto, togliersi i guanti e guardare lo schermo, pensando compiaciuto: “voglio proprio vedere chi riesce a superarmi!”.
Ed effettivamente non c’è riuscito nessuno.
Neppure Rosberg, che, autore di una brillante Q1, era a tanto così dal prendere la pole: partirà, invece, secondo, davanti alla sorpresa chiamata Grosjean, il quale, sulla sua Lotus brillante, tanto è soddisfatto di questa terza posizione e, in parte, consola il capo scuderia, poiché il suo compagno di squadra Raikkonen (peggiore qualifica dal Gran Premio d’Australia dello scorso anno) partirà undicesimo.
Scatterà dalla quarta posizione Mark Webber, seguito da Hamilton e le rossissime Ferrari di Felipe Massa (che un tantino se l’è presa del rimpiazzamento) e di Fernando Alonso (due successi nel medesimo Gran Premio) si sono dovute accontentare del sesto e settimo posto.
Le ultime sorprese della Q3 ci sono state con Button (che resiste per un pelo a tenersi in topten), Ricciardo (catapultato magicamente nella terza eliminatoria) e con il messicano Guttierez (autore di una delle sue migliori prestazioni).
La gara di domani sarà impegnativa e faticosa, nonché altera e superba come solo Singapore sa essere, ma, con un cenno di ottimismo e ironia, è piacevole chiudere con una frase a bruciapelo dell’amareggiato Raikkonen, il quale, alla domanda di Stella Bruno “Domani la gara sarà lunga?”, risponde “sono 300 km esattamente come tutte le altre gare”. 
 

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