Assolto dalla Cassazione Luciano Moggi ex dg della Juventus, dopo sei ore di camera di consiglio. Con Moggi assolto per prescrizione anche Antonio Giraudo ex ad del club bianconero. Accusato di associazione a delinquere il primo e per associazione a delinquere e frode sportiva il secondo.
I supremi giudici hanno confermato la condanna ad un anno (pena sospesa) per l’ex arbitro Massimo De Santis e assoluzione per i due ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo. Prescritto anche il reato imputato all'ex vicepresidente della Federcalcio, Innocenzo Mazzini, e all'ex designatore Pieluigi Pairetto.
I reati contestati a Claudio Lotito, presidente della Lazio, e a Diego ed Andrea della Valle (Fiorentina) si erano già prescritti in appello, rigettati quindi dalla Corte i ricorsi nei loro confronti.Inammissibile per la Cassazione il ricorso della Procura di Napoli contro le assoluzioni degli arbitri Paolo Dondarini, Gianluca Rocchi e Tiziano Pieri e dell'ex presidente Aia, Tullio Lanese.
Questa la dichiarazione di Moggi " Un processo che è stato portato avanti in modo abnorme: abbiamo scherzato per nove anni, questa una cosa spiacevole, e tutto si è risolto in nulla"In nove anni - ha aggiunto - si è stabilito che il campionato è stato regolare, i sorteggi regolari, e che le comunicazioni non ci sono state".
Calciopoli scoppiò nell'estate del 2006 con l'inchiesta della Procura di Napoli con la quale si delineò disegnò una cupola di dirigenti e arbitri, facenti riferimento a Luciano Moggi, direttore generale della Juventus, il quale poteva arbitrariamente decidere le sorti del campionato in favore della Juve e di altre squadre amiche, una strategia che fu battezzata "sistema Moggi".
Queste le imputazioni principali: associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva per falsare il campionato 2004-2005. Un scandalo che ebbe l’effetto di cancellare due scudetti vinti dalla Juventus negli anni -2004-2006 e di farla retrocedere in serie B, con forti penalizzazioni anche per Milan, Fiorentina e Lazio.
Calciopoli portò anche alle dimissioni dell'allora presidente della Figc, Franco Carraro che è uscito poi completamente prosciolto dalla vicenda.
Le prove non mancarono in particolar modo le schede telefoniche usate da Moggi per non essere intercettato e che rivelarono l'intero sistema della cupola sportiva. Adesso cala il sipario su tutta la vicenda e i protagonisti sono salvi.