Partenza del Gran Premio d’Australia.

Si tralascino le Mercedes.
Si tralasci la Williams di Massa.
Ed ecco le Ferrari. Vettel non ha un buono spunto, Raikkonen, invece, sembra darsi da fare.

Il finlandese cerca la posizione su Vettel, ma Vettel allarga e tocca l’anteriore di Raikkonen, lo fa rallentare e questo causa due contatti.
Il primo contatto con Sainz e il secondo contatto con Maldonado, che è costretto al ritiro.
Raikkonen torna ai box, la gara riprende, dopo il cambio gomme è miracolosamente ancora in pista, con vettura illesa: corre veloce, sembra un altro pilota rispetto allo scorso anno, su una monoposto affidabile, su una Ferrari diversa e competitiva.
Regala giri veloci.
Regala sorpassi puliti.
Opta per il secondo cambio.

Scelta rischiosa per mantenere la quinta posizione, ancor più rischiosa per puntare al podio.
Ma ci riesce.
Torna in pista davanti a Sainz, in quinta posizione.
Eppure, a sedici giri dal termine, la sfortuna sovrumana che intreccia i destini dice che per lui  non basta la scorsa stagione: Raikkonen è costretto al ritiro, perché è stata applicata male la gomma posteriore.
Gara conclusa.

Questa la storia del primo gran premio stagionale dal punto di vista di Kimi. Sperando si tratti dell’eccezione 2015, appuntamento alla Malesia, con una certezza: il biondo Iceman correrà su una Ferrari che ha dimostrato di essere una sposa fedele. Almeno per quanto concerne l’ingegneria.