È ufficiale: Sebastian Vettel brinderà al nuovo anno da ex pilota della Red Bull Racing. Il quattro volte campione del mondo (2010, 2011, 2012 e 2013), ventotto anni nel 2015, alla fine del Mondiale di F1 in corso lascerà la scuderia che ha reso grande per aprire un nuovo capitolo della sua carriera, iniziata nel 2006 con i colori della BMW Sauber e proseguita nella Toro Rosso e poi nella Red Bull (in pratica il primo team è una succursale di quest’ultimo). Ad annunciare l’imminente divorzio, a poche ore dalla partenza del Gran Premio del Giappone, è stato lo stesso boss di RBR, Chris Horner. 
Che futuro si apre per quello che a tutt’oggi resta il più giovane campione del mondo di automobilismo? Horner ha anticipato qualche squarcio che ai tifosi ferraristi ha già fatto salire l’adrenalina a mille: con Vettel libero e Fernando Alonso già in predicato di passare alla McLaren, il posto vacante di archipilota della squadra di Maranello potrebbe essere assegnato proprio all’asso tedesco. E’ un’ipotesi tutt’altro che remota. La Red Bull ringrazia ed è già pronta a voltare pagina: a Milton Keynes il domani si chiama Danil Kvyat, un pilota russo che ha debuttato quest’anno nella serie A delle quattro ruote. Per Horner e la sua fama di scova-talenti, fama che si porta dietro dai tempi della F3000, è l’ennesima scommessa: e, dopo Vitantonio Liuzzi, Heikki Kovalainen, Sébastien Buemi, Bruno Senna e, naturalmente, Sebastian Vettel, sarà l’ennesimo successo?