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Vince Ricciardo a Spa tra innumerevoli colpi di scena

Seguono Rosberg e Bottas; Hamilton fuori

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A Spa-Francorchamps, oggi, è accaduto davvero di tutto.
Ed è evidente data la partenza, dato il panorama, data la configurazione del circuito, dato il risveglio dal sonno dogmatico della stagione e dati anche i colpi di scena che solo la presenza dell’Eau Rouge Radillon poteva e può regalare.
La vittoria (la terza vittoria stagionale) del Gran Premio del Belgio va a lui, all’italo australiano della RedBull Dani Ricciardo, il quale, a partire da metà gara, si è imposto leader del gran premio e non ne ha voluto sapere di cedere la posizione nemmeno per un istante.
Lui che in partenza era solo quinto, lui che non ha sorpassato nessuno in modo eclatante è riuscito, con una buona strategia di rientro ai box, a vincere il gran premio belga.
Secondo posto per un Nico Rosberg, la cui Odissea odierna è stata mitica, epica, degna di memoria e, forse, anche di una strigliata.
Partito male (letteralmente bruciato dal compagno di team, che partiva pure dalla parte sporca della pista), Rosberg non si è rassegnato a stare all’inseguimento di Hamilton e, nel tentativo di arrivare a lui, è avvenuta tra i due una collisione, con tanto di rottura delle sospensioni anteriori per Nico e traforo della gomma per Lewis Hamilton.
Il tedesco di casa Mercedes, dopo prestazioni non brillanti, incidenti di percorso e rientri incerti, è riuscito ad imporsi quando mancavano dieci giri alla conclusione e, con gomme morbide appena montate, ha sorpassato Bottas e Raikkonen e si è ripreso il secondo posto, che, a quanto pare, era sin dalla partenza destinato a lui.
Gradino più basso del podio per Bottas, che porta alto il nome della Williams e che ha dimostrato efficienza, freddezza e carattere.
Quarto, positivissimo posto, nonché miglior risultato stagionale, per Kimi Raikkonen, che sul circuito del cuore è riuscito a fare meglio di Alonso, dimostrando e facendo rimembrare quella grinta del 2007 che sembrava essere sparita.
Chiude quinto Sebastian Vettel (buoni spunti in partenza e a due giri dal termine) e sesto e settimo posto per i due piloti McLaren (Magnussen e Button), che hanno battagliato tra loro nel flagrante della conclusione.
Solamente ottavo Fernando Alonso, che è stato penalizzato (fermo 5 secondi) per via di un incidente pre partenza: infatti il regolamento di Formula1 prevede che 15 secondi prima della partenza i meccanici abbandonino l’attrezzatura e non riparino o mettano in alcun modo le mani sulla monoposto; a meno di 15 secondi dal giro di prova, invece, i meccanici di casa Maranello erano ancora con l’attrezzatura tra le mani.
Regolamenti troppo ferrei? Sarà, ma in casa Ferrari quest’anno (penultimo gran premio escluso!) la sfortuna sembra proprio regnare sovrana.
Chiudono la top ten Perez e Kvyat.
Il Gran Premio del Belgio è già stato descritto come sufficientemente composito, inedito, emozionante.
Eppure manca ancora il vero colpo di scena della giornata: il ritiro, al quarantesimo giro, di Lewis Hamilton, il quale, per tutti i quarantaquattro ritorni, ha occupato il sedicesimo posto e ha amaramente ripensato a quel brillante scatto iniziale, quando aveva preso il comando della gara e tutto si aspettava, meno che il proprio compagno di scuderia potesse, dannatamente, rovinargli la festa.
 

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