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Marquez vince anche ad Assen

Dovizioso secondo, terzo Pedrosa

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La maggior parte delle volte, in Motogp, a fine campionato, capita che il primo pilota abbia 200 punti o poco più.
Insomma, si arriva ad Ottobre con un bottino che grida 200.
Oggi, invece, a sole 8 gare dall’inizio del Motomondiale, qualcuno ha già in pugno, in mano e nelle tasche 200 punti netti, puliti, interi, tutti suoi.
Non è una bugia, non è un miracolo, conoscendolo è quasi naturale.
È lui, è ancora una volta Marc Marquez, a prendersi tutto, a vincere un altro Gran Premio, ad arraffare altri 25 punti e ad essere il leader della classifica.
Marc Marquez partiva secondo, nel Gran Premio di Assen, ha cambiato moto per via della pioggia, è rientrato in pista, qualche errorino lo ha fatto, ma non è valso granché, perché come sempre si è preso lo scalino più alto del podio.
Fenomeno Marquez.
Ma non è da meno un italiano, un ducatista, uno splendido Andrea Dovizioso, che, in sella alla sua Ducati Ufficiale più scintillante che mai, si è preso la seconda meritatissima posizione.
Fiero di riportare, dopo il Texas, la Ducati sul secondo gradino, Andrea Dovizioso è stato leader della gara (dopo un’ottima partenza) fino al sedicesimo giro, quando è stato sopraggiunto dall’uragano Marquez.
Terzo posto (nonché novantesimo podio in carriera) per Dani Pedrosa, il quale, dopo aver ritrovato la carica in Catalogna, proprio non ce l’ha fatta a stare buono e a non lottare.
E ha lottato tanto, continuamente, graffiando e mordendo Aleix Espargaro, che ha chiuso quarto, nonostante sia partito in pole position (è andata comunque peggio al fratello, Paul Espargaro, che ha avuto una caduta e che, rientrato in pista, è durato poco e si è ritirato).
Quinto posto (ed è tutto un maestoso capolavoro) per Valentino Rossi, che, un secondo prima della partenza, ha scelto di montare le gomme rain in sostituzione delle slick ed è partito, pertanto, dai box.
Ha dovuto compiere una gara in rimonta, dalla ventesima posizione.
Ottimo Rossi, ottime prestazioni della sua Yamaha, in questo Circuito di Assen così pieno di feeling per la sua moto 46.
Chiude sesto, invece, Andrea Iannone (scattato benissimo e autore di ben tre sorpassi su Bautista, Crutchlow e Park), a caccia del podio che merita e che ad ogni gara rincorre tenacemente.
Solamente tredicesimo Lorenzo, al quale le strategie di rientro non hanno affatto giovato (nero il suo umore e nero il suo sguardo).
Gara emozionante, gara piovosa, gara che si è chiusa con un podio arancione e rosso.
Con un podio inedito il giusto, ma ancora una volta dominato da questo Marc Marquez avaro di punti.
 

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