F1 | ANALISI RED BULL SILVERSTONE: RB19 VELOCE IN OGNI TRATTO

Red Bull-Max Verstappen: un binomio attualmente molto difficile da contrastare. Anche nelle sessioni di prove libere del Silverstone Circuit il bi-campione del mondo in carica ha svettato nelle classifiche di ambedue i turni.

Tuttavia, il distacco è stato meno contenuto del solito dato che il primo degli inseguitori, Carlos Sainz con la Ferrari, ha concluso a soli 22 millesimi. Sergio Perez ha chiuso quarto fra le sorprendenti Williams di Alexander Albon e Logan Sargeant, rispettivamente 3° e 5° con una FW45 straordinaria e forse con una mappatura già da qualifica della Power Unit Mercedes.

Una Red Bull performante sia nella simulazione degli short-run in ottica qualifica sia nei long-run in ottica passo gara. La straordinaria dote progettuale della RB19 è quella di saper massimizzare la resa termica degli pneumatici indipendentemente dalla mescola impiegata e dalla temperatura dell'asfalto. L'ampia finestra operativa della monoposto anglo-austriaca fa la differenza indipendentemente dalle variabili in gioco.

Un vantaggio che sembra essere rimasto intatto nonostante l'introduzione dei nuovi pneumatici Pirelli, modello sul quale si baseranno i compounds del 2024. A differenza degli avversari, la Red Bull ha una resistenza aerodinamica all'avanzamento talmente bassa che non necessita di una configurazione aerodinamica a basso carico.

Infatti, data la spiccata efficienza aerodinamica che caratterizza la RB19, i tecnici possono focalizzarsi su set-up aerodinamici volti al massimizzare il carico aerodinamico generato dal corpo vettura per ricercare l'aderenza nelle curve veloci e nei cambi di direzione senza perdere sui rettifili in termini di velocità di punta.

Una differenza tecnica che si traduce in una ricerca costante nell'ottimizzare la messa a punto della monoposto, ricercando un bilanciamento meccanico ed aerodinamico che massimizzi la performance della vettura lungo tutta la percorrenza del giro e nella gestione dell'usura degli pneumatici.

FOTO: Formula 1