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Dominio Honda in Argentina

Primo Marquez, secondo Pedrosa; Lorenzo terzo

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Venticinque giri inediti, scintillanti e spettacolari.
Venticinque giri emozionanti, che hanno regalato brividi  autentici.
Gli amanti della velocità hanno avuto pane per i propri denti e Marc Marquez, ancora una volta, ancora lui, ha avuto il podio che meritava.
Partiva dalla pole position, ma le partenze non sono il suo forte (e forse, per lo show televisivo, questa è una fortuna!), tanto è vero che è scivolato in settima posizione, ma, tempo tre giri, ha fatto una rimonta brillante e si è piazzato nei tubi di scarico di Jorge Lorenzo.
Per oltre metà gara, ha osservato bene Jorge, ha preso le misure, ha valutato come e quando attaccare.
O forse non ha fatto niente di tutto questo, ma, semplicemente, a meno nove giri dal termine, ha attaccato Lorenzo e lo ha sorpassato, staccando, fuggendo, scappando, volando e ritrovandosi primo, leader assoluto di questo Gran Premio d’Argentina, che ha fatto tremare l’altra parte di mondo.
Tremando tremando, il circuito si è spalancato positivamente a vantaggio di un altro fuoriclasse, che, sulla gemella Repsol Honda, ha chiuso in seconda posizione.
Si sta parlando di Dani Pedrosa, che, nonostante una partenza non ottima, ha atteso pazientemente tutta la gara, fino al secondo giro, quando, reduce di una rimonta tra le migliori, ha attaccato e messo nel mirino Jorge Lorenzo, chiudendo dietro il leader.
Terzo posto per la Yamaha di Jorge Lorenzo, che ha risolto i propri problemi tecnici e che ha dimostrato pulizia e classe.
Lorenzo ha fatto un’ottima partenza e ha letteralmente dominato, in prima posizione, per metà gara.
Almeno per metà gara.
Quarto posto per Valentino Rossi, ottimo alla partenza (si è ritrovato terzo), ma sfortunato al dodicesimo giro, quando, vittima di un sorpasso di Bradl, è finito fuori e la suaperformance è stata tutta in salita.
Quinto posto per Bradl (che ieri è caduto e che, oggi, ha mostrato competenza e stile) e, soprattutto, sesto posto (migliore posizione in carriera) per l’abruzzese Andrea Iannone, che ha autografato una partenza strepitosa, ritrovandosi secondo e rispondendo a sorpassi di ogni tipo, primo fra tutti quello del veterano Valentino Rossi, intimorito quasi dall’aggressività del pilota di Vasto e dalla potenza della Ducati Pramac letteralmente magica e in resurrezione.
Occhio alla Ducati ufficiale di Andrea Dovizioso, che, seconda nei primi due giri, è scivolata poi in nona posizione.
Gara fantastica, gara che ha lasciato tutti a bocca aperta e che ha sottoscritto l’assoluto dominio Honda.
Gran Premio d’Argentina, senza un velo di tristezza.
Gran Premio d’Argentina a tutta carica.

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