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F1 | GP Australia 2023: analisi qualifiche di Melbourne

Verstappen primo, poi le Mercedes e Alonso. Gestione termica critica delle gomme penalizza la Ferrari

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Max Verstappen ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono svolte all'Albert Park Circuit di Melbourne, sede del GP Australia, terza prova iridata della stagione 2023. Il campione del mondo in carica ha ottenuto la seconda pole dell'annata dopo quella nella tappa inaugurale in Bahrain, mentre la Red Bull scatterà davanti a tutti per la terza gara consecutiva in un avvio della nuova annata che sta vedendo il Team di Milton Keynes dominare sia in qualifica sia in gara.

F1 | MELBOURNE 2023: VERSTAPPEN FA LA DIFFERENZA

Tuttavia, non è stata una pole position scontata quella ottenuta dal pluri iridato, che solamente nell'ultimo short-run del Q3 ha piazzato la zampata decisiva fermando il cronometro sull'1:16.732 facendo registrare il nuovo record del tracciato australiano e soprattutto ampliando notevolmente il distacco sui rivali. In occasione del primo tentativo, l'iridato aveva commesso un errore in ingresso della curva 13, con sottosterzo in entrata e sovrasterzo in uscita che lo ha portato a perdere circa 0.5 secondi solamente in quel punto.

Ci ha messo del suo Verstappen per ottenere la pole position, dato che la Red Bull RB19 ha riscontrato delle criticità nella gestione termica delle coperture con temperature dell'asfalto fredde. La monoposto anglo-austriaca ha faticato nell'attivare le coperture per portarle nella corretta finestra di utilizzo, con gli pneumatici all'asse anteriore avevano bisogno sempre di un doppio giro di riscaldamento.

Le criticità nel massimizzare la performance dei compound nella corretta finestra di utilizzo si è denotata con un avantreno poco reattivo, con uma tendenza costante al sottosterzo ma anche al bloccaggio del pneumatico interno. Avversità che si traducevano in una difficoltà da parte della vettura nelle differenti fasi di percorrenza, con un inserimento poco preciso ed una fase di trazione critica per via del sovrasterzo una volta che i piloti parzializzavano l'acceleratore in uscita.

A farne le spese è stato Sergio Perez. Il messicano è stato vittima di un bloccaggio alla curva 3 nel primo tentativo nel Q3 e si è insabbiato nella via di fuga esterna classificandosi in ultima posizione. Già nell'arco delle prove libere di ieri si erano denotate le difficoltà del messicano nelle differenti fasi di frenata, amplificate nelle PL3 dove in svariate circostanze è stato protagonista di un bloccaggio alla curva 3. Per il trentaduenne di Guadalajara si prospetta una gara in salita, ancor più di quella del compagno di squadra a Jeddah.

F1 | MELBOURNE 2023: COLPO MERCEDES, ALONSO 4°

Una Red Bull RB19 non così dominante dunque, sino a quando Verstappen non ha centrato la corretta finestra termica delle temperature delle gomme soft C4, come testimoniato dai distacchi sulle dirette concorrenti non così ampi come si preannuncia alla vigilia su una pista perfetta per le esaltare le caratteristiche tecniche della RB19 e la sua efficienza aerodinamica.

Alle spalle di Verstappen si sono issate le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton, rispettivamente secondo a 238 millesimi e terzo a 372 millesimi. I due alfieri della della Mercedes hanno trovato il giro perfetto proprio nel momento decisivo, complice anche una vettura che ha fatto un passo avanti nell'arco delle prove libere.

Infatti, la W14 è stata difficile da decifrare al venerdì, ma evidentemente l'approfondito studio sul set-up ha portato nella corretta direzione in ottica qualifica dove si è vista una vettura competitiva nelle differenti aree del tracciato. Merito di un accurato lavoro per quanto concerne la configurazione aerodinamica a medio carico che ha massimizzato l'efficienza aerodinamica complessiva, dato che la W14 ha brillato nel primo e nell'ultimo settore settore difendendosi bene nel tratto centrale.

Da evidenziare l'ottima gestione termica delle coperture soft C4, dato che sia Russell sia Hamilton non hanno mai commesso sbavature con un avantreno preciso in inserimento e molto grip meccanico derivato dal retrotreno. Una prova di rilievo da parte della Mercedes, che in vista della gara di domani è chiamata a difendere il doppio podio virtuale.

Non sarà facile dato che Fernando Alonso ha concluso quarto a pochi centesimi di secondo da entrambe le W14. Un'altra prova convincente sul giro secco da parte dell'Aston Martin, che si conferma ai piani alti della graduatoria su una tipologia di tracciato che non si sposa perfettamente con le caratteristiche tecniche della vettura britannica.

L'efficienza aerodinamica complessiva non è il punto di forza della AMR23, ereditato dalla AMR22, come si è denotato in particolare nel tratto centrale della pista e nelle velocità di punta. Tuttavia, nel tratto iniziale e nella sezione finale, caratterizzate da stabilità in frenata, curve medio/lente, carico aerodinamico e grip meccanico al retrotreno, la monoposto inglese ha mostrato quanto possa essere competitiva indipendentemente dalla tipologia di pneumatico utilizzato.

F1 | MELBOURNE 2023: GESTIONE TERMICA CRITICA PER LA SF-23

Con l'errore di Sergio Perez si era liberato uno spazio in prima fila per la Ferrari che, però, non ha brillato nelle qualifica incassando nel finale anche dei distacchi non indifferenti. Carlos Sainz ha chiuso quinto a 538 millesimi dalla vetta, mentre Charles Leclerc non è andato oltre il settimo tempo con un disavanzo cronometrico di 665 millesimi dalla miglior prestazione. Tra i due piloti del Cavallino Rampante si è inserito Lance Stroll, sesto con l'Aston Martin.

Nel Q3 la Ferrari non è riuscita a massimizzare la resa delle coperture sulla SF-23, con gli pneumatici che non sono entrati nella corretta finestra di utilizzo forse per un warm-up non ottimale che non ha consentito di estrarre il massimo grip meccanico. La gestione termica dei compound continua a essere il punto debole della monoposto italiana, tra surriscaldamento all'asse posteriore in fase di trazione quando l'asfalto è caldo e temperature di esercizio fuori dalla finestra operativa quando l'asfalto è freddo.

Da applausi invece Alexander Albon, uno dei protagonisti del sabato di Melbourne. Il pilota della Williams ha concluso in ottava posizione con un miglioramento continuo delle prestazioni che lo portato sempre a passare il taglio del Q1 e del Q2 col compagno di squadra Logan Sargeant già escluso nell'arco della prima sessione. L'anglo-tailandese ha chiuso davanti all'Alpine di Pierre Gasly e alla Haas di Nico Hulkenberg, rispettivamente nono e decimo.

FOTO: Scuderia Ferrari

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