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Landini, nuove norme ostacolano trasparenza negli appalti

Il segretario generale della Cgil ha criticato il recente provvedimento del governo intervistato su Rai Radio 1

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Le nuove regole sugli appalti pubblici introdotte nei giorni scorsi dal governo Meloni continuano ad animare il dibattito politico. Norme finite nel mirino dell’Autorità Anticorruzione per possibili effetti negativi su trasparenza e possibili corruzioni ed infiltrazioni. 

Sul tema questa mattina è intervenuto anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini intervistato da Rai Radio 1. Il leader sindacale ha definito il Pnrr “un’occasione irripetibile per il nostro Paese” da non perdere riferendosi ai ritardi emersi in questi giorni nell’utilizzo dei fondi. Utilizzo su cui ha evidenziato quanto sia importante il coinvolgimento delle parti sociali. 

Riferendosi alle nuove norme sugli appalti Landini ha dichiarato che “introdurre la regola che non ci sono più gare fino ad appalti di 5 milioni 800mila euro è una cosa sbagliata e folle che non affronta il problema della trasparenza” e “rischia di far nascere cartelli e blocchi economici non a favore della qualità”. 

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