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F1 | GP Australia 2023: analisi prove libere di Melbourne

Alonso leader, Ferrari in crescita con Leclerc secondo. Prove comparative per la Red Bull

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È stato nuovamente Fernando Alonso ad ottenere la miglior prestazione al termine della seconda sessione di prove libere che si è disputata all'Albert Park Circuit di Melbourne, sede del GP Australia, terza prova iridata della stagione 2023 della F1.

Lo spagnolo dell'Aston Martin ha fermato il cronometro sull'1:18.887 con pneumatici medium C3 all'inizio del turno pomeridiano prima che arrivasse la pioggia a condizionare il programma dei differenti team. Tuttavia, la prestazione del pluri iridato denota come la vettura britannica abbia iniziato col piede giusto anche l'appuntamento oceanico. 

F1 | MELBOURNE 2023: AMR23 VERSATILE 

Anche all'Albert Park Circuit, l'AMR23 denota come sia ben bilanciata nelle differenti fasi della percorrenza di curva, sia dal punto di vista meccanico sia per quanto concerne la deportanza ed il carico aerodinamico generato. La vettura è performante nelle sezioni a bassa velocità di percorrenza, dove la precisione di inserimento all'avantreno e la stabilità al retrotreno, dettato dal grip meccanico in fase di trazione, fanno la differenza.

Con il nuovo layout introdotto nel 2022 che presenta curve a più alta velocità di percorrenza, anche la pista australiana di Melbourne rappresenterà un banco di prova cruciale. Si attende pertanto l’ulteriore conferma dell’effettivo potenziale della AMR23 in un circuito dove la downforce generata nei tratti guidati unita ad una bassa resistenza aerodinamica all’avanzamento sui rettifili farà la differenza.

Con la nuova configurazione aerodinamica, l’Albert Park Circuit ha più punti in comune col Jeddah Corniche Circuit rispetto a quelli che aveva la pista saudita aveva Sakhir. Melbourne presenta ben quattro rettifili da oltre 310 km/h ed è composto da curve veloci, ma anche da sezioni a bassa velocità di percorrenza, come detto.

In particolare, T1 e T2 richiedono l’efficienza aerodinamica come discriminate per ottenere riscontri cronometrici ottimali. L’ultimo settore rimane quello più tecnico dove la downforce e il grip meccanico rappresentano i fattori tecnici necessari a massimizzare le prestazioni sul giro secco e in gara in merito alle gestione gomme.

Se in Arabia Saudita la monoposto britannica ha mostrato prevalentemente il proprio potenziale nel primo settore, in Australia la AMR23 potrebbe esaltarsi nel T3. L’ultimo tratto è infatti composto da un solo rettifilo, una chicane molto rapida, circa 249 km/h di percorrenza, e da curve medio/lente.

In questa porzione della pista, il grip meccanico generato dall’asse posteriore unitamente alla stabilità rappresentano parametri fondamentali soprattutto in ottica gara, dove il degrado è sempre una variabile molto importante, sia dal punto di vista strategico che prestazionale.

Tuttavia, la resistenza aerodinamica all'avanzamento generata dalla vettura rappresenta l'unico 'punto debole' come si è denotato analizzando le velocità di punta nel curvilineo che porta verso la curva 9, dove le Red Bull hanno fatto segnare i 329 km/h di velocità massima, mentre l'Aston Martin è più lenta di 11 km/h. 

F1 | MELBOURNE 2023: FERRARI IN RIPRESA 

Dai riscontri emersi dal venerdì australiano, si è denotata una Ferrari in ripresa con Charles Leclerc che ha chiuso secondo, Carlos Sainz quinto. Dopo i primi due appuntamenti al di sotto delle aspettative, la Scuderia di Maranello sembrerebbe aver approcciato meglio la tappa oceanica con una vettura più bilanciata nelle differenti zone della pista.

Nello specifico, il Cavallino Rampante si è focalizzato sulla ricerca del miglior set-up in modo da massimizzare la performance della monoposto soprattutto per far lavorare gli pneumatici nella corretta finestra di utilizzo. Settaggi mirati per quanto concerne il bilanciamento meccanico, in particolare per poter sfruttare le altezze da terra previste in fase progettuale, e la configurazione aerodinamica per incrementare l'efficienza complessiva della vettura.

Data la presenza ancora del porpoising, a Maranello si stanno focalizzando su ogni dettaglio inerente all'assetto per estrarre il massimo della performance della SF-23 tramite un'accurata ricerca del set-up che meglio si addica alla gestione dell'usura degli pneumatici nell'arco della distanza di gara, soprattutto con le mescola hard come si è denotato nelle due tappe inaugurali.

Per quanto concerne la configurazione aerodinamica, i tecnici di Maranello hanno utilizzata la medesima configurazione dell'alettone posteriore monopilone visto a Jeddah. Una soluzione che a Melbourne sembrerebbe effettivamente garantire un migliore dell'efficienza aerodinamica. Infatti, la SF-23 si è difesa bene sui rettifili, nonostante una Power Unit 066/10 con una mappatura conservativa, ed ha espresso un buon carico aerodinamico nel terzo settore, quello più guidato composto da curve medio/lente. 

F1 | MELBOURNE 2023: PROVE COMPARATIVE SULLE RB19

Il caotico venerdì di Melbourne, tra traffico costante e pioggia che hanno condizionato ambedue i turni, non ha fatto completamente intravedere quelli che potrebbero essere i valori in campo in corso del fine settimana. Infatti, la Red Bull non è riuscita a mostrare il potenziale della RB19 con Max Verstappen terzo e Sergio Perez addirittura fuori dalla classifica dei primi dieci.

Il team anglo-austriaco si è focalizzato sull'effettuare delle prove comparative per quanto concerne la configurazione aerodinamica ideale da adottare. Il messicano ha testato la versione ad più carica (quella di Sakhir) per quanto concerne ambedue gli alettoni e la beam-wing, mentre il bi-campione del mondo in carico si è concentrato sulla versione a bassa deportanza (quella di Jeddah). 

Una prova comparativa probabilmente volta a testare quale possa offrire il miglior compromesso in termini di efficienza aerodinamica tra lunghi rettifili, curve veloci, rapidi cambi di direzione e sezioni a bassa velocità di percorrenza. Tuttavia, ambedue I piloti non hanno ancora trovato la quadratura del cerchio sotto il profilo del bilanciamento ed hanno evidenziato alcune criticità nella fase di frenata per una carenza di stavolta al retrotreno che hanno causato alcuni lunghi.

F1 | MELBOURNE 2023: MERCEDES NON ESALTANTE

Continua ad essere altalenante la performance della Mercedes in queste battute inagurali della stagione 2023. Nonostante questo aspetto, Lewis Hamilton ha chiuso quarto nelle prove libere uno, mentre nel turno successivo George Russell si è issato alle spalle dei primi tre firmando il proprio miglior tempo con le mescole hard C2. Quello che manca è ancora un assetto ottimale per la W14, con i piloti che sono stati nuovamente in disaccordo da questo punto di vista tra per le modifiche apportate tra le PL1 e le PL2.

In attesa dell'ultimo turno di prove libere, resta difficile decifrare quali possano essere le aspettative Mercedes in ottica del Gran Premio d’Australia. La W14 lotta per essere la terza forza assieme alla Ferrari in questo momento, con distacchi più contenuti sul giro singolo ma un ritmo gara molto lontano da quello dell’Aston Martin, lontanissimo da Red Bull.

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